ESONERO FACILE IN PREMIER, SALTA ANCHE DI MATTEO
Roberto Di Matteo e' il quarto allenatore di Premier League ad essere esonerato dall'inizio della stagione. Lo ha comunicato la dirigenza del West Bromwich Albion al termine della partita di sabato contro il Manchester City, che ha lasciato i Baggies a soli due punti dalla zona retrocessione.
Di Matteo - fino a poche settimane fa lodato come uno degli allenatori piu' promettenti del campionato - si e' detto sorpreso dalla decisione della societa'. "Sono stupito e dispiaciuto - ha detto il 40enne nato in Svizzera - centrare la promozione col West Brom lo scorso anno e' stato uno dei momenti migliori della mia carriera. A parte dopo la prima giornata, la squadra non e' mai stata fra le ultime tre e ora ha da affrontare alcune fondamentali partite in casa. Mi dispiace non avere piu' la possibilita' di conquistare la salvezza."
Le perplessita' di Di Matteo sono certamente condivisibili: anche dimenticando il gran lavoro svolto l'anno scorso dall'ex laziale, quest'anno l'obiettivo massimo dell'Albion e' la salvezza, senza condizioni aggiuntive, e da questo punto di vista e' impossibile sostenere che il tecnico non stesse mantenendo una media-punti adeguata. Certo, quattro punti nelle ultime otto partite non sono un rendimento soddisfacente, ma gli exploit di inizio stagione avevano lasciato un margine di sicurezza sufficente. Inoltre, che senso ha esonerare un tecnico di bassa classifica dopo una sconfitta esterna con una delle pretendenti al titolo? Forse la dirigenza si aspettava di sbancare Eastlands? Le prossime due partite in calendario sono sfide casalinghe con West Ham e Wolves: due risultati positivi avrebbero riportato la squadra in situazione di relativa tranquillita'.
Invece, la dirigenza del club ha deciso di intervenire subito per arrestare "il preoccupante andamento negativo" dei bianco-blu, apparentemente dimenticando che la rosa di giocatori e' piu' da Championship che da Premier e che prima dell'inizio della stagione i Baggies erano secondi favoriti (dopo il Blackpool) per la retrocessione. La costernazione di Di Matteo e' eccheggiata da Richard Bevan, presidente dell'associazione alleantori: "Roberto e' l'ennesima vittima della mentalita' 'hire and fire' [assumi e licenzia] che al momento sembra prevalere in Premier League". Effettivamente degli altri tre esoneri di quest'anno (Hughton, Allardyce e Hodgson) solo quello del tecnico del Liverpool era considerato inevitabile da tifosi e addetti ai lavori.
La societa' ha confermato di non aver ancora indentificato il nuovo tecnico. Per ora la squadra e' affidata al first-team coach Michael Appleton, ex centrocampista dei Baggies e da cinque anni membro dello staff tecnico del club; a questo punto non e' impensabile che gli venga concesso un periodo di prova in cui guadagnarsi la panchina a tempo indeterminato, un po' come successo a Steve Kean del Blackburn. L'ex assistente di Sam Allardyce ha gia' mostrato buone doti e si avvia ad essere una scommessa almeno parzialmente vinta dai nuovi proprietari dei Rovers, ma nel caso di Di Matteo l'opinione e' che il West Brom si sia appena regalato l'ennesimo biglietto di immediato ritorno in Championship.
