11^ Giornata: Brescia - Juventus 1-1

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Boston_St3ff
view post Posted on 10/11/2010, 23:16




Juve, che occasione sprecata!
Diamanti riprende Quagliarella

I bianconeri non vanno oltre l'1-1 in casa del Brescia: i padroni di casa giocano meglio nel primo tempo (traversa di Eder) ma vanno sotto nella ripresa per mano dell'ex attaccante del Napoli. Poi il mancino, migliore in campo, firma un gran gol
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BRESCIA, 10 novembre 2010 - Nessuna delle due avrebbe meritato di perdere. Tra Brescia e Juve è 1-1. Giusto così. perchè i padroni di casa mettono sotto la Juve per diversi tratti della partita e complessivamente hanno più occasioni. Ma la Juve di Delneri "ha due palle così" come urlò Buffon alla curva a Cagliari in occasione della vittoria in Sardegna del settembre 2007. E nonostante la lista degli indisponibili sia infinita, non perde la sua identità. E nel finale potrebbe pure vincere, se Quagliarella trovasse il gran gol nel recupero.

SOLO CHIELLO — Delneri, rispetto alle sfide con Salisburgo e Cesena, ritrova Giorgio Chiellini in difesa. Iaquinta e Lanzafame vanno in panchina. Per il resto tutti gli infortunati restano ai box, compreso Felipe Melo, recuperato ma risparmiato per la Roma. Ancora titolare Momo Sissoko. E ancora una volta il maliano resta lontano dai livelli che lo avevano reso un mediano dirompente ed insostituibile.

QUALITA' BRESCIA — Iachini imposta la partita ideale per il tipo di squadra che ha. Centrocampo con due corridori (il pimpante Hetemaj e l'eterno Baiocco) con un metronomo (il cileno Cordova) per la verità un po' fuori giri. Difesa in linea dove non sfigurano i baby-terzini Berardi e Daprelà. Ma soprattutto grande qualità davanti. Con un centravanti vecchio stampo (Caracciolo), e due guastatori di classe come Eder e Diamanti. Soprattuto il secondo si conferma giocatore di classe sopraffina. Intelligenza calcistica. Spirito di sacrficio. E soprattuto un sinistro che canta. Delizioso. Imbeccate per i compagni. Missili da fuori area. Non gli manca nulla. Speriamo che a 27 anni non sia perso per il grande calcio.

PRIMO TEMPO — Inizia la partita. La Juve vuole sfruttare l'ampiezza del campo per i cross. Grosso ha spazio a sinistra perchè Marchisio, inevitabilmente, tende ad accentarsi. Motta e Pepe combinano bene a destra. Ma tutti i traversoni restano sostanzialmente non sfrutatti. Tranne quello della mezz'ora di Pepe per Quagliarella, con Arcari che neutralizza il colpo di testa del napoletano. Sarà l'unica occasione Juve. In mezzo a tre occasioni nitide per il Brescia. Eder spreca l'invito di Diamanti, poi il mancino toscano batte con furbizia una punizione che smarca Caracciolo in piena area. Orrendo lo spreco dell'Airone, che doveva segnare. Nella circostanza male motta, che si conferma più bravo ad attaccare che a difendere. Il Brescia ha una marcia in più: del neri, schierando sempre gli stessi uominin, non può avere grand ebrillantezza. Hetemaj invita Eder alla conclusione, l'ex empolese colpisce la traversa. Si va al riposo sullo 0-0. E a Delneri non dispiace.

PIU' ALTI — Si riparte. La Juve alza la difesa e il baricentro. L'iniizo di ripresa bianconero è promettente. iaquinta rileva un esausto Del Piero. Sempre in campo a 36 anni. Tanto di cappello anche se a Brescia non ha fatto male. Iachini replica con Konè per Eder. I padroni di casa concedono qualcosa sulle fasce. Pepe è un motorino impreciso ma inesauribile. Ma è così che la Juve può far male. E nel giro di 1' crea le due palle gol più nitide. Prima Quagliarella colpisce il palo sull'invito da destra di Iaquinta, poi lo stesso napoletano punise Arcari sfruttando sul primo palo il cross da sinistra di Grosso. Gol regolare: l'ex napoletano è dietro al pallone e comunque il piede di Berardi lo tiene in gioco.

MERITATO — Ma la Juve non ha neppure il tempo di esultare. Perchè i bianconeri si distraggono un attimo su un corner. Fatale. Perchè Diamanti entra in area e tira fuori un sinistro dei suoi. Palla dove Storari non può proprio arrivare. Gran gol. Segnato dal migliore in campo.

IN RISERVA — Il pari ha l'effetto del bromuro. Le squadre avrebbero ancora voglia di farsi male. Ma vince la stanchezza. Lo si vede anche da certe entrate. Non cattive, ma in ritardo. Nemmeno i cambi finali cambiano molto. C'è spazio solo per l'ultimo brivido, firmato Quagliarella. Ma la girata di sinistro finisce alta. E il Brescia dopo l'Inter ferma un'altra grande. La Juve, in attesa di altri preziosi rientri, resta in alto. E tutto sommato va bene così a entrambe.
 
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