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| Partisse Dinho: usato da rivedere o nuova leva?
Il nome di Kakà è tornato a scuotere l'ambiente rossonero, nonostante l'indiscrezione sia ancora allo stato fantasioso/embrionale, già molti hanno speso il loro parere a giruardo. Il giocatore ha lasciato nei cuori rossoneri grandi ricordi tutti positivi, l'unica parentesi che divide è quella relativa alla cessione, con approdo al Real Madrid. Non è solo il suo migrare però a turbare i pensieri dei milanisti, quanto il suo stato fisico. Approdado in blancos per circa 65 mln, l'ex n.22 rossonero non è riuscito quasi mai ad imporsi se non in sporadiche occasioni, tanto che molti hanno applaudito il Milan per l'operazione che, in un solo colpo ha "vendicato" gli affari Julio Cesar, Redondo, Emerson e Ronaldo. Una cessione record, per una cifra tanto tonda, quanto utile in termini di plusvalenza. I mesi travagliati trascorsi tra la tribuna e l'infermeria spagnola, hanno via via spento quel senso di rancore e dispiacere, colmati poi definitivamente quest'anno con una campagna acquisti intelligente e sontuosa. Sontuosa per i nomi e il calibro dei nuovi arrivati in quel di Milanello, intelligente per tanti motivi, in primis le formule e i prezzi pattuiti. E' quì che il rumors riguardante Kakà va a cozzare pesantemente. Ok i motivi di facciata che potrebbero incentivare Berlusconi a "riappropriarsi del proprio figlio che tutte le mamme vorrebbero", però poi ci sarebbe da valutare tutto il resto dell'operazione. Intanto dovrebbe verificarsi la rottura tra Ronaldinho e il Milan, a quel punto si libererebbe una maglia da affidare ad un degno erede. Robinho pare essere designato come tale, ma una soluzione esterna sicuramente gioverebbe ai rossoneri e servirebbe in maniera obbligata. Quì possono sorgere tutti i dubbi del caso. Optare per un ritorno del "bimbo d'oro", oppure mirare su una nuova leva? Ammesso che l'operazione possa avere dei riscontri pratici, il costo seppur nettamente inferiore a quello pattuito ai tempi con il Real, avrebbe comunque un peso e una certa levatura, anche a fronte di una modalità particolarmente vantaggiosa (rate come nel caso Ibra). Sicuri che quei soldi investiti per riportare a casa Kakà, non possano eventualemente essere investiti per un giovane fisicamente più brillante e dal futuro garantito? Questo è il dilemma che rimettiamo nelle mani dei vertici rossoneri, consci che gli spagnoli si priveranno del loro fantasista, ma non a prezzi popolari, a quel punto andrebbe rivista un po' tutta la situazione, prima di optare per la scelta di un usato che oggi pare tutto tranne che garantito.
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