| UN LECCE INGLORIOSO TORNA A MANI VUOTE DALLA ROMAGNA
Un brutto Lecce quello di scena al Manuzzi di Cesena, più simile a quello della prima giornata che a quello di 7 giorni fa che sconfisse la Fiorentina.
Fin dall'inizio sono i padroni di casa a fare la partita, ma l'unica vera occasione da gol arriva con Bogdani che salta Rosati allargandosi, conclude in porta e trova un grande salvataggio di Ferrario sulla linea a negargli la rete.
Al 37' episodio importante: su una delle sporadiche azioni leccesi Colucci, già ammonito, mette giù Munari al limite dell'area, quindi si scatena una mischia attorno all'arbitro tra chi chiede il rigore (i giocatori del Lecce) e chi invoca la simulazione (quelli del Cesena). Alla fine, non si sa se per il fallo (sarebbe eccessivo) o per le proteste, l'arbitro estrae il secondo giallo per Colucci e lascia il Cesena in 10, concedendo al Lecce, giustamente, solo una punizione.
Nonostante l'inferiorità numerica è però ancora il Cesena nella ripresa ad andare vicino al vantaggio: grande slalom di Giaccherini sulla sinistra, che tira da posizione defilata e impegna Rosati, che con un'ottima deviazione riesce ad evitare il gol. E al 10' arriva il meritato vantaggio per il Cesena, siglato da Bogdani, che è bravo a raccogliere un lancio di Nagatomo, ad entrare in area e a piazzare un destro preciso sul secondo palo, dove Rosati non può arrivare.
La reazione del Lecce sta tutta in un colpo di testa di Munari nel finale, ben parato da Antonioli, dopo che Giaccherini era andato vicino al raddoppio. Finisce dunque 1-0, risultato giusto che premia la squadra rivelazione di questo inizio di campionato, che ora si trova incredibilmente al primo posto in classifica. Il Lecce dimostra la propria pochezza non riuscendo a rendersi mai pericoloso nonostante l'uomo in più. Netto passo indietro rispetto alla gara con la Fiorentina.
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