Si soffre a Palermo, poi ci pensa Eto'o: Inter in vetta col Cesena
VIttoria per 1-2 al Barbera, decide una doppietta del camerunenseAncora una vittoria sofferta, come sette giorni fa contro l’Udinese, ancora per 2-1, l’Inter sembra squadra più “normale” rispetto a quella formata da “marziani” dello scorso anno ma il risultato non cambia. Soffre, può capitare che vada in svantaggio, ma alla resa dei conti è ancora prima in classifica. Orfana di Sneijder ma con un Maicon e un Pandev ritrovati, l’Inter parte bene al Barbera, va più volte vicina al gol poi subisce la doccia fredda da Ilicic. Da quel momento in poi cominciano le difficoltà, il Palermo cresce, trova il vantaggio e detta i ritmi ad inizio ripresa. Ci vuole una doppia invenzione di Eto’o, sempre e solo lui, decisivo come non mai, per rimettere a posto le cose e rasserenare il gioco nerazzurro. Il Palermo però non muore mai, ci prova fino alla fine ma stringendo i denti, e con un centrocampo sempre più rinfoltito, l’Inter porta a casa tre punti d’oro. E il gioco di Benitez comincia a intravedersi.
ASSALTO INTERInter molto attiva nei primi minuti di gioco, le occasioni più pericolose sono di marca nerazzurra ma un po’ per imprecisione un po’ per l’intervento della difesa palermitana non si riesce ancora ad inquadrare lo specchio della porta. All’11’ Eto’o velocissimo entra in area dalla sinistra, mette in mezzo ma Bovo anticipa di un soffio Pandev. Ma è clamoroso quanto accade al 13’: tiro dai 25 metri di Stankovic, la palla si stampa sulla traversa e carambola sulla testa di Sirigu, Milito si avventa sulla sfera ma il portiere fa in tempo ad accorgersi del pallone che cade verso di lui e ad afferrarlo. Partita subito molto viva e molto bella. Al 21’ Milito, spesso largo a destra, crossa in area, Eto’o anticipa Sirigu ma non riesce ad indirizzare verso la porta.
ILICIC, UN FULMINE A CIEL SERENOIronia del calcio, però, al 27’ a passare è il Palermo, che fino a quel momento si era limitato a tentativi di contropiede ben fermati dalla difesa dell’Inter. Ilicic scende centralmente, la difesa dell’Inter è messa male, Pastore è libero a sinistra e viene servito, tiro immediato respinto da Julio Cesar, sulla sfera si avventa Ilicic che a porta vuota mette dentro l’1-0. Due minuti dopo è Sirigu a mostrare un’indecisione su palla alta, Maicon prova la girata immediata in porta ma la difesa blocca la sua conclusione. È bravissimo però Sirigu al 31’ quando a tu per tu con Milito lanciato a rete è lesto a chiudergli lo specchio della porta e salvare un gol praticamente già fatto. Continua il momento no dell’argentino. Stankovic prova a guidare la riscossa due volte nel giro di pochi minuti provando due conclusioni da fuori area ma alzando sempre troppo la mira. L’Inter tenta il forcing finale negli ultimi minuti ma il risultato non si schioda, si va al riposo in sventaggio.
PRINCIPE CERCASILa ripresa si apre, al contrario del primo tempo, con il Palermo (galvanizzato) all’accatto: al 1’ Hernandez prova a sorprendere Julio Cesar con un gran tiro sul primo palo, blocca il portiere brasiliano. Al 4’ è Bacinovic, dopo un cross di Pastore e un liscio di Hernandez, a sbagliare il tiro del clamoroso 2-0 da ottima posizione, praticamente un rigore in movimento, tirando tra le braccia di Julio Cesar. All’8 Milito si ritrova davanti a Sirigu ma è ancora una volta il portiere siciliano a vincere la sua sfida personale ribattendo la conclusione a botta sicura dell’argentino. E che questo avvio di campionato per il Principe sia davvero stregato lo si capisce al 13’, quando Pandev dalla sinistra gli mette un pallone tra i piedi che deve solo essere spinto dentro, ma il suo tocco a superare il portiere finisce incredibilmente a lato di poco. Un vero anatema.
E SEGNA SEMPRE LUISpingi spingi però alla fine l’Inter trova finalmente il meritato gol del pareggio: fa tutto Eto’o al 16’ quando riceve palla, salta secco Munoz e con un preciso diagonale infila Sirigu sul palo più lontano. Uno a uno. Il Palermo prova a scuotersi, al 20’ Nocerino serve Pastore in profondità, lob immediato che per poco non infila la porta difesa da Julio Cesar. Ma l’Inter stavolta si è ritrovata e al 24’, ancora con lui, splendido, Eto’o trova addirittura il vantaggio. L’azione è bellissima, Stankovic se ne va sulla destra e cede di tacco a Maicon, triangolo di prima, cross in mezzo dello stesso Stankovic per Eto’o che spiazza Sirigu sul palo più vicino. Tutto bellissimo. Due minuti dopo Cassani protesta vivacemente con l’arbitro per una trattenuta in area di Chivu, l’arbitro lascia correre; così come poco dopo su Hernandez.
La giornata sfortunata di Milito si conclude alla mezz’ora quando Benitez lo richiama in panca inserendo al suo posto Muntari, andando così a rinforzare il centrocampo per difendersi dai pericolosi contropiede rosanero. Si rivede anche Santon, al rientro dopo il lungo problema al ginocchio, che va a prendere il posto di Stankovic proprio a centrocampo. Al 38’ l’Inter va vicinissima al colpo del ko con Pandev che in azione solitaria si libera al tiro ma fa la barba al palo alla destra di Sirigu. Ma il Palermo non è ancora domo e al 42’ con il suo uomo più rappresentativo, Pastore, colpisce in pieno il palo forse su deviazione di un ottimo Julio Cesar. L’Inter resiste. Dentro allora anche Mariga per Pandev, in avanti resta il solo Eto’o. Tre minuti di recupero e il tentativo di rimonta rosanero non riesce. L’Inter può sorridere, dopo aver rischiato guarda ancora tutti dall’alto in basso, insieme al sorprendente Cesena