Bosnia Herzegovina 0-1 Italia

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daniBologna
view post Posted on 3/9/2010, 18:38




Vittoria sofferta, qualificazione possibile



''L'Italia dà il meglio di sé quando è messa alle strette": di solito era una frase che si addiceva alla nazionale A, ma evidentemente anche gli azzurrini di Gigi Casiraghi hanno bisogno della pressione per raccogliere risultati importanti. A Sarajevo contro la Bosnia, l'Italia soffre per 76', ma poi trova il gol (lo segna Soriano) che vale tre punti e serve a continuare a sperare nella qualificazione. Anche se, purtroppo, non dipende solo da noi.

Gigi Casiraghi conferma la formazione già annunciata alla vigilia: Bolzoni non c'è perché squalificato, Balotelli, Santon, Poli e Di Gennaro perché ko, mentre De Silvestri è a disposizione di Prandelli per la nazionale maggiore. La coppia d'attacco è formata da Paloschi e Okaka, con Pasquato e Schelotto a spingere sulle fasce laterali; centrocampo affidato a Marrone e Soriano, dietro capitan Ranocchia guida la difesa.

L'Italia deve vincere e lo sa: Paloschi è il primo a rendersi pericoloso dopo nemmeno 50" di gioco. L'attaccante del Parma sfrutta un buco concesso dai bosniaci ma il suo destro sull'uscita di Sehic non centra la porta. Peccato però che l'Italia non riesca a dare continuità alla sua azione: gli azzurri tengono in mano il pallino del gioco, ma arrivati sui 25 metri non trovano l'ultimo passaggio. La Bosnia è ben organizzata, ma davanti punge poco; e allora le chance migliori sono ancora per i nostri, che trovano tanti calci di punizione dal limite dell'area. Sulla palla va sempre il numero 10 Pasquato, che assomiglia tanto a Giovinco, ma non ha altrettanta freddezza nel calciare verso la porta avversaria...

Passano i minuti e l'Italia non riesce a sbloccare il match: Okaka fa un buon lavoro di sponda e, se non altro tiene sempre sul "chi va là" la difesa bosniaca. Casiraghi evidentemente non è dello stesso parere e decide di farne a meno dal 55': al suo posto ecco il frizzante Marilungo, che da subito da vedere di essere tra i più vivi e "credenti" degli azzurri. Anche Pasquato alla lunga stufa, e allora il ct inserisce Fabbrini, che si posiziona a sinistra. Il gioco allora si sposta sugli esterni, dove proprio Fabbrini, con l'aiuto di Ariaudo, e Schelotto, con D'Ambrosio da scudiero, riforniscono le punte. Al 69' la chance più limpida del match: da uno spiovente dalla sinistra, arriva la sponda aerea di Paloschi, che libera Marilungo davanti a Sehic. Il destro del doriano è a colpo sicuro, il corpo del portiere attutisce la traiettoria del pallone, che viene poi liberato in extremis da un difensore.

Sogno europeo finito? Così sembrerebbe, fino a quando la Bosnia decide di regalarci un contropiede che risulta decisivo: al 76' Marilungo (ottimo innesto, il suo) lavora bene la palla, la serve all'arrembante Soriano, che di destro in estirada mette alle spalle di Sehic. E' il gol che ci ridà speranza: la Bosnia non ha le carte per darci fastidio e, anzi, nel finale ci sarebbe spazio per rimpinguare il bottino. Finisce 1-0, però, per tre punti che ci fanno continuare a sperare: l'Italia sale a quota 13 punti, e martedì tocca al Galles (pure a 13) che domani affronta l'Ungheria (12 punti). Una cosa è certa: nelle prossime gare sarà battaglia.

C'è ovviamente soddisfazione, con un velo di preoccupazione, nelle parole di Gigi Casiraghi: "Il risultato è giusto, secondo me - dice il ct - Abbiamo giocato per tutti e 90' e alla fine il risultato ci ha premiato: sono soddisfatto di quello che hanno fatto i ragazzi. Chi ha giocato ha fatto bene, nonostante avessimo tante assenze. Ora dobbiamo sperare che il risultato della gara di domani ci aiuti un pochino. Noi il nostro lo abbiamo fatto e continueremo a farlo".
 
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