Italia, ora si fa sul serio
Cassano, incognita terreno
Maltempo e campo pesante stasera a Tallinn: un problema per i giocatori di qualità, ma gli azzurri devono partire con una vittoria nel girone. Oltre a Fantantonio, molto atteso anche il compagno Pazzini: saprà ripetere i fasti dei preliminari di Champions? Da verificare anche la tenuta del centrocampo di qualità Pirlo, Montolivo e De RossiTALLINN (Estonia), 3 settembre 2010 - Il primo avversario della Nazionale a Tallinn, stasera dalle 20.30 italiane, sarà il maltempo. Nella capitale estone piove, fa freddo (9 gradi nel primo pomeriggio), e tira un vento gelido.
CLIMA OSTILE — Non è la temperatura in sè (qui d’inverno si arriva anche a -20°) che può fare paura, o quantomeno impensierire gli azzurri, quanto il terreno di gioco della Le Coq Arena (lo stadio, da circa 10.000 posti, prende il nome dallo sponsor, una birra locale): sarà verosimilmente un campo pesante, e questo mal di addice alle caratteristiche del nostro centrocampo, più di fantasia e larghe vedute, con i vari Pirlo, Montolivo e De Rossi, che di carrarmati. E ancor di più il campo potrebbe penalizzare il solista più atteso, Cassano, già non al meglio, e certo più predisposto ai dribbling agli avversari che ad eventuali pozzanghere, o agli scontri fisici da gladiatore del pallone. Per il resto l’Estonia non può far paura per i suoi valori tecnici, se è vero che non ha un giocatore nella massima serie in Premier League, Liga, Bundesliga o serie A, e che in casa ha avuto bisogno di una rimonta a tempo scaduto per piegare le Far Oer nella prima uscita valida per le qualificazioni a Euro 2012.
PRESSIONE PSICOLOGICA — Ma di pesante a Tallinn non ci sarà solo il campo, per l’Italia di Prandelli. Il clima è pesante anche dal punto di vista psicologico: gli azzurri non gustano il sapore di un successo dal novembre 2009, e però una vittoria qui servirebbe come il pane, perchè in un girone con Serbia e Slovenia, protagoniste (pur eliminate alla fase a gironi) del Mondiale 2010 non è proprio il caso di lasciare punti per strada. L’Italia può e deve cominciare il cammino verso l’Europeo con due successi, tra stasera e martedì, quando a Firenze affronterà le Far Oer. Dover vincere quasi per forza, quando non lo si fa da così tanto tempo, non può essere una passeggiata. E’ per questo che Prandelli non fa soltanto pretattica quando dice che "non ci sono partite facili".
LE CHIAVI DELLA SFIDA — Tra gli azzurri più attesi c’è Pazzini. Il c.t. lo ha visto "maturato come atteggiamento". Di sicuro il "Pazzo" scatenato dei preliminari di Champions contro il Werder Brema potrebbe creare lo scompiglio nella difesa degli uomini di Ruutli se si ripetesse su quei livelli. Per lui è l’occasione buona per tenersi stretto anche in prospettiva il posto da titolare: la concorrenza è numerosa: Gilardino, Borriello, Amauri. Poi c’è Cassano. Che non ha brillato a Londra, nell’amichevole contro la Costa D’Avorio. E che invece è chiamato ad essere il valore aggiunto di questa squadra. Le incognite per lui sono relative alla condizioni fisiche (la lombalgia che lo ha fatto arrivare a Coverciano con un giorno di ritardo), la posizione tattica in un tridente offensivo (ci sarà da correre tanto e da modificare i movimenti rispetto al modulo Samp), e, appunto, il campo pesante. Vedremo se il genio calcistico gli farà scavalcare questi ostacoli. Da valutare anche la coesistenza in mezzo dei nostri centrocampisti "illuminati", Pirlo, Montolivo e De Rossi: tutti giocatori dai piedi buoni, che però non dovranno pestarseli, questi piedi. Se la coabitazione a centrocampo funzionerà, Prandelli potrà sorridere anche in chiave futura. Nel segno della qualità. Da verificare anche le prestazioni degli esterni di difesa: qui siamo ancora ai lavori in corso. Stasera è il turno di Cassani e Molinaro: si giocano parecchio.
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