1° Giornata: Chievo - Catania 2-1

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view post Posted on 30/8/2010, 06:38

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Chievo-Catania 2-1: Pellissier si conferma 'bestia nera' e stende i rossazzurri



I gialloblu giocano meglio e alla fine la spuntano, ma solo grazie al tiro dal dischetto.

FORMAZIONI – Giampaolo rivede leggermente il suo undici titolare: Pesce parte dalla panchina, Izco invece si sistema sulla destra, facendo posto a Carboni in regia. Qualche novità in più nel Chievo, dove Moscardelli ed Andreolli vengono preferiti rispettivamente a Granoche e Morero.

PARTITA – Tantissimo spettacolo in una gara che, almeno sulla carta, contrapponeva due squadre di bassa classifica. Il Catania parte fortissimo, memore dell'esaltante girone di ritorno portato avanti sotto la guida di Mihajlovic. Ci mettono un po' i veneti ad alzare la testa, ma i medesimi possono vantare una qualità che sembra sfuggire decisamente ai rossoazzurri: la razionalità. Mentre il Catania fa la sua gara contando soprattutto su folate offensive improvvise, e non da grande continuità alla manovra, il Chievo dimostra una grande capacità di riorganizzarsi proprio nei momenti morti della partita. E proprio contando su questa peculiarità, i veneti riescono poco a poco a sottrarre il dominio della partita dalle grinfie dei propri avversari.
Alla lunga, quindi, prevale l'impostazione degli uomini di Pioli; ciò nonostante i siciliani non rimangono mai indietro. Quanto ai gol, infatti, la risposta alla segnatura di Moscardelli (avvenuta al minuto 14) è pressoché istantanea (Ricchiuti scavalca Sorrentino al 21esimo). Anche per quel che riguarda le occasioni, rossoazzurri e gialloblu si equivalgono. Eppure il Chievo gioca sempre meglio, mentre tra un'azione e l'altra del Catania il divario si fa sempre maggiore, ed il risultato si configura come bugiardo. Fino all'82esimo: Alvarez non può far nulla sulla fuga di Pellissier, l'unica è rimandare il gol dell'attaccante di qualche minuto. La punta nata ad Aosta, infatti, viene atterrata irregolarmente, e subito dopo trasforma il penalty consegnando a Pioli i primi tre punti in Serie A. Non è finita, tuttavia: il Catania, squadra prepotentemente emotiva, si fa di nuovo sotto, favorita dal tridente subito sfoderato da Giampaolo. E al 91', sulla conclusione di testa di Capuano, la traversa della porta difesa da Sorrentino trema; è l'ultimo sussulto della partita, tuttavia. Il Chievo ce l'ha fatta, e Pioli può giustamente festeggiare con i suoi giocatori.

CHIAVE – La diversa “digestione” dello stesso schema, da parte delle due squadre. Il medesimo 4-4-2 con trequartista, infatti, è interpretato quasi come una “gabbia” dai catanesi; al contrario, lo stesso assetto tattico sembra garantire a Luciano e Moscardelli la massima libertà di manovra.

CHICCA – Moscardelli. Difficile comprendere come mai non sia stato portato in Serie A prima dei suoi odierni 31 anni. A 20 giocava in Eccellenza, e se giocatori di questo livello rimangono in ombra, forse c'è davvero qualcosa che non va, nel calcio italiano...

MOVIOLA – partita facilissima per Bergonzi, almeno fino all'80esimo: c'è da fischiare un rigore e da tirar fuori il giallo in tree occasioni ravvicinate. Nessuno, tuttavia, contesta le sue decisioni, e anche per quel che riguarda il fuorigioco le chiamate del direttore di gara e dei suoi assistenti sono sempre pertinenti.

TATTICA – Giampaolo forse troppo prudente, ha curato davvero nel dettaglio la fase di interdizione, lasciando però sulle spalle di Ricchiuti il peso di quasi tutta la fase offensiva.
È il trequartista, infatti, che deve dare la scossa, collegare centrocampo e attacco, impostare il ritmo alla gara e contemporaneamente interromperlo, per sorprendere la difesa clivense...decisamente troppo per un solo giocatore, in particolare se costui ha ancora molto da dimostrare. Insomma il Catania non gira proprio, in attacco, e alla lunga viene punito da un Chievo molto vicino a quello dello scorso anno, negli uomini, nello schema e nella filosofia di gioco.

PROMOSSI&BOCCIATI – Moscardelli è l'uomo partita, ma il Chievo ha ottenuto il vantaggio decisivo solo quando l'attaccante era in panchina. Buona prestazione anche per il suo compagno di reparto, Pellissier, che è sembrato quasi attendere l'uscita di Moscardelli per risultare davvero decisivo. A centrocampo, Luciano possiede le chiavi della manovra, mentre Sardo si infila continuamente in un reparto che non dovrebbe, in teoria, vederlo tra i suoi protagonisti. Nel Catania è l'intero collettivo che si illumina solo ad intermittenza; tutti si accendono e si spengono alternatamente, perchè è lo stesso Ricchiuti a spingere l'interruttore solo in poche fasi della gara.


 
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endo765
view post Posted on 30/8/2010, 14:24




è un grande pellisier
 
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1 replies since 30/8/2010, 06:38   18 views
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