PARLA CAPITAN PELLISSIER

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~MetZiel™
view post Posted on 3/6/2010, 18:28




Il capitano piace a molti. Perché segna, e a volte fa sognare. Il capitano, ormai è simbolo di un Chievo che ha imparato a non darsi mai per vinto. Anzi, meglio ancora. Sergio Pellissier è il Chievo. Sfumatura umana della Favola. Che anche quest'anno ha avuto il suo lieto fine.
Pelobomber adesso ha messo il cuore in vacanza. Meritata, voluta, aspettata. Ed è anche diventato papà per la seconda volta, perché sabato la moglie Micaela ha dato alla luce Matteo. Oggi l'attaccante aostano può tracciare con grande tranquillità le linee guida per il futuro del sua squadra. Ripescando anche i momenti migliori della stagione appena conclusa.


Pellissier, diamo i voti a tutti. Che stagione è stata?
"Buona, molto buona. Il Chievo si è reso protagonista dell'ennesima impresa. Rispetto all'anno precedente ci siamo salvati con tre turni di anticipo. E sapete come funziona in A, non si può dare mai nulla di scontato".

E per lei?
"Come per il Chievo. Buona. Se la squadra sorride, io sorrido. Vivo di riflesso. Penso e spero di avere dato ancora una volta il mio contributo".

Veniamo all'Oscar 2010 per la miglior interpretazione sul campo. A chi lo assegna?
"Mi dispiace, ma dovrete allargare... il palco. Perchè io ci metto tutta la squadra. Un grande gruppo, grandi ragazzi. Meritano di alzare tutti la statuetta".

Con voi non ci sarà più Mimmo Di Carlo.
"Mi dispiace, anche perchè insieme abbiamo vissuto emozioni intense. Le stagioni del misteral Chievo si sono rivelate essere molto positive. Ci ha condotto ad una salvezza miracolosa il primo anno. E quest'anno sapete tutti come è andata. Il calcio, però, prevede anche gli addii".

Il Chievo adesso è pronto per il grande salto?
"Il Chievo è sempre pronto a tutto. Ogni anno ci rinnoviamo. Cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori, ma la filosofia resta sempre la stessa. È questa la nostra vera forza. Credo che il Chievo sia pronto per stupire. Ma l'obiettivo iniziale deve restare quello di sempre, ovvero la salvezza. I tifosi devono rendersi conto che la serie A è un campionato molto severo. Se ti salvi, hai atto il tuo. Poi se riusciremo a fare meglio...".

La formula giusta qual è?
"La rabbia. È il fattore che ti aiuta ad andare sempre oltre. Anche quando credi che sia impossibile arrivare là dove vorresti andare".

Il gol più bello della stagione?
"Penso quello di Firenze. Ci ha aiutato a salvarci con tre turni di anticipo sulla fine del campionato".

Parliamo dell'imminente Mondiale in Sudafrica. Chi lo vince?
"Bella lotta. Penso che Spagna e Brasile in questo momento partano avantaggiate rispetto a tutte le altre. E poi voglio metterci l'Italia. Ma quest'anno per gli azzurri sarà dura, molto dura".

Lei e l'azzurro? C'è ancora qualche rammarico?
"Io gioco in una squadra che non è considerata importante come magari tante altre. E chi gioca qui per essere chiamato in Nazionale deve fare qualcosa di speciale".

Non è l'unico, allora.
"Purtroppo no. Sorrentino e Mantovani hanno disputato un ottimo campionato. Meriterebbero di essere presi in considerazione".

Nessun dubbio nel dire che il campionato è stato vinto dalla squadra più forte d'Italia...
"Non solo d'Italia, ma anche d'Europa. L'Inter non ha sbagliato un colpo. E non è facile giocare ogni tre giorni ed essere sempre al massimo. Magari non hanno proposto sempre un calcio scintillante. ma hanno portato a casa tutto. Champions League, superando tra l'altro Chelsea, Barcellona e Bayern Monaco, scudetto e Coppa Italia".

Il miglior calciatore del campionato?
"Quei tre là davanti dell'Inter: Milito, Eto'o e Sneijder".

Pellissier, lo sa che il Chievo potrebbe riportare a Verona il suo «gemello» Tiribocchi?
"Sarebbe una grande cosa. Anche se non so per quale motivo c'è chi non vuole scommettere una lira sulla nostra accoppiata. Simone è un campione, un giocatore da Chievo, non molla mai. E poi è un amico. Sarebbe bello ritrovarsi ancora una volta insieme".

CITAZIONE
L'Arena

 
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