Parma, il pagellone finale

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/5/2010, 15:51
Avatar

Advanced Member

Group:
Esperto Squadra
Posts:
7,997
Location:
Milano

Status:


E' tempo di bilanci dopo una stagione bellissima culminata con l'ottavo posto in classifica, ad un passo dall'Europa. E allora proviamo a farlo dando i voti a tutti quanti, giocatori, allenatore e dirigenti. Ovviamente sono voti soggettivi e forse un po' di parte, ma ho cercato di mantenere la massima obiettività possibile. Questo è ciò che ne risulta:



Mirante 8 - C’era scetticismo intorno a lui ad inizio stagione, ma ha dimostrato di essere uno dei migliori portieri italiani emergenti. Grande continuità di rendimento, ha salvato più volte il risultato. Può rappresentare il futuro del Parma, ma è di proprietà di Juventus e Sampdoria. La sua volontà, come ha detto più volte, è quella di restare, vedremo cosa riuscirà a fare Leonardi.

Pavarini 6,5 - Le due volte che è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto e ha mostrato delle belle parate. E’ ancora una garanzia. Il voto più che alle rarissime prestazioni è dovuto alla sua grande importanza a livello di spogliatoio. Come affermato anche dallo stesso portiere napoletano, Pavarini ha avuto un ruolo molto importante nella crescita di Mirante.

Zaccardo 8,5 - Stagione strepitosa per lui: 5 gol, diversi assist e un grandissimo rendimento in fase difensiva. Si è rivelato il valore aggiunto della difesa ducale, aggiungendo quell’esperienza anche internazionale che mancava al reparto. Inoltre si è rivelato fondamentale anche in zona offensiva: con le sue reti il Parma ha conquistato la bellezza di 9 punti. Avrebbe meritato la convocazione di Lippi per il Sudafrica, ma purtroppo per lui non ha mai giocato nella Juventus, quindi dovrà guardare da casa i mondiali.

Zenoni 7 - Ha dato continuità alla buona stagione disputata l’anno scorso in Serie B. Una bella rivincita verso chi non lo vedeva all’altezza della massima serie. Quando è stato chiamato in causa si è fatto sempre trovare pronto, sfoderando anche prestazioni di ottimo livello come quella col Milan al Tardini. Nonostante ciò difficilmente resterà in Emilia la prossima stagione. Gli acquisti di Rispoli, Fletscher ed Armero ne sono il chiaro sentore.

Panucci 6 - Il voto è una media tra 8 e 4. L’8 per la grande stagione disputata fino a gennaio, coronata dal gol nel derby col Bologna. Il 4 per il modo in cui, nel momento di massima difficoltà per la squadra e a mercato ormai concluso, ha inspiegabilmente rescisso il contratto lasciando un grosso buco nel reparto difensivo.

Paci 7 - Un po’ di alti e bassi, come tutta la squadra, ma il bilancio è decisamente positivo. Pur con dei limiti, si è dimostrato un centrale all’altezza della Serie A. Di solito riusciva anche a segnare qualche gol, quest’anno gli è andata male, ma ci ha pensato il suo compagno di reparto Zaccardo a rimediare. E’ uno dei punti fermi della difesa ducale per la prossima stagione.

Lucarelli 7,5 - Forse la migliore stagione di sempre per lui in Serie A. Ad inizio anno si è sacrificato con buoni risultati giocando come terzino sinistro, poi è tornato a fare il centrale, suo ruolo naturale, e i risultati sono rimasti ottimi. Un po’ di appannamento nel periodo nero della squadra, ma nulla di strano. Si è fatto sentire in zona gol con le reti di Udine e Napoli (molto bella la seconda) e anche in qualità di leader. Come da lui dichiarato, il suo futuro è alla corte di Ghirardi.

Dellafiore 6 - Ha alternato prestazioni di grande spessore ad ingenuità clamorose. E’ partito come riserva, poi con la defezione di Panucci e il passaggio alla difesa a 3 è diventato per forza di cose titolare, convincendo solo a tratti. Comunque sufficienza piena per lui, ma non di più. Può andare bene come sostituto, ma per un posto da titolare ci vuole qualcuno di livello superiore.

Castellini 5,5 - Evidentemente non è più lo stesso giocatore dell’epoca di Ranieri. Molti errori in fase difensiva, che sono costati diversi punti alla squadra. Emblematico in questo senso l’autogol a dir poco maldestro contro la Juventus all’andata. Insufficienza comunque leggera, perché a tratti ha anche fatto vedere buone cose ed è stato molto importante a livello di spogliatoio, ricoprendo anche diverse volte il ruolo di capitano. La sua sorte dovrebbe essere la stessa di Zenoni: scelta giusta da parte della società. Grazie di tutto, e arrivederci.

Antonelli 7 - Inizio di stagione in ombra, poi è venuto fuori bene nel girone di ritorno. Anche quando la squadra era in crisi lui era sempre uno dei migliori in campo. Finalmente è riuscito ad imporsi a buoni livelli in Serie A, trovando anche il primo gol, dimostrando tra l’altro un buon eclettismo: Guidolin l’ha impiegato come terzino, come esterno di centrocampo, come ala nel tridente e come centrocampista centrale, e i risultati sono sempre stati soddisfacenti. Il suo acquisto a titolo definitivo l’estate scorsa è stato un ottimo investimento.

Morrone 6,5 - Stagione al di sotto dei livelli a cui ci aveva abituato: non sempre è riuscito a compensare i difetti tecnici con la sua grande generosità e caparbietà. Importantissimo però nel suo ruolo di capitano, leader costante dentro e fuori dal campo. Nel finale di stagione, dopo l’infortunio, si è ripreso con due ottime prestazioni (a Torino e col Livorno), trovando anche il primo e unico gol stagionale. Una cosa però è certa: deve essere un punto fisso del prossimo Parma.

Budel, Cordova e Pisanu s.v. - Nessuno dei tre è riuscito a trovare spazio in questa stagione. Per i primi due si può fare un discorso unico: non hanno mai visto il campo per scelta tecnica e sono stati ceduti al Brescia a gennaio, ma forse avrebbero meritato una chance in più, a maggior ragione visti i problemi di numero a centrocampo riscontrati nel girone di ritorno. Pisanu invece è stato bloccato, come sempre, dagli infortuni: l’unica volta che è stato visto in campo dai tifosi gialloblù è stato nel derby, ma da avversario. Giusta, anche se dolorosa a livello affettivo, la sua partenza a gennaio, utile per arrivare a Valiani.

Dzemaili 7,5 - Il voto è relativo solo alla prima parte di stagione, essendo stato fermo per un brutto infortunio da febbraio a fine stagione. Dopo un inizio altalenante, si è guadagnato un posto da titolare (complice l’infortunio di Mariga), tirando fuori una qualità e una continuità di prestazioni che nessuno si sarebbe aspettato. Si è rivelato un grande lottatore oltre che un giocatore dotato di buona tecnica. Poi un brutto infortunio all’inizio del girone di ritorno, appena dopo la chiusura della sessione invernale del mercato, l’ha costretto in tribuna fino a poche giornate dalla fine. Presto la sua metà sarò riscattata dal Torino, e sarà una conferma importante.

Mariga 7 - Ha giocato davvero poco, appena 8 partite, ma le ha giocate alla grande. Era partito davvero benissimo, con Galloppa si trovava alla perfezione, poi, al termine di Samp-Parma, un infortunio muscolare l’ha bloccato. Dopo l’infortunio c’è stato solo il tempo per vederlo in campo nella disfatta di Catania a gennaio, prima che facesse le valigie con direzione Milano. Una cessione forse troppo affrettata.

Valiani 7,5 - C’è scetticismo intorno al suo arrivo a gennaio al posto di Pisanu, ma si rivela fondamentale viste anche le defezioni di Mariga e Dzemaili. Nasce come esterno, ma Guidolin lo adatta a centrale di centrocampo con risultati sorprendenti. Difficile capire come mai in una squadra come il Bologna, di livello inferiore al Parma, non trovasse spazio. Importantissima la sua conferma per la prossima stagione.

Galloppa 7,5 - Inizio di stagione strepitoso, coronato da due bellissimi gol (stranamente entrambi di destro, nonostante sia mancino) contro Catania e Sampdoria. Poi però un calo pesantissimo da Natale a marzo, per ritornare nel finale di stagione ai livelli delle prime giornate. Piuttosto discontinuo insomma, ma le qualità ci sono tutte e fa bene la società a voler riscattare dal Siena l’altra metà del suo cartellino. Con un po’ più di costanza avrebbe potuto guadagnarsi un posto per il Sudafrica.

Jimenez 6 - Il suo acquisto a gennaio doveva essere risolutore, invece non lo è stato. Da lui ci si aspettava certamente più qualità. Tuttavia il bilancio è sufficiente, anche perché bisogna considerare che Guidolin l’ha sempre utilizzato in un ruolo non suo, quello di regista basso. Apprezzabile l’umiltà con cui si è messo a disposizione della squadra sacrificandosi in un ruolo in cui non aveva mai giocato. Troppo ingenuo però in diverse occasioni: tre espulsioni in mezza stagione sono troppe, anche se c’è da dire che almeno due su tre sono apparse piuttosto severe. Il suo futuro è incerto, essendo di proprietà di Inter e Ternana; non è da escludere però che esista un qualche preaccordo con l’Inter per il riscatto della metà nerazzurra, siglato nell’ambito dell’affare Mariga.

Lanzafame 7 - Il voto si alza decisamente per il finale di campionato davvero straordinario: 5 gol in 3 partite e prestazioni davvero ottime. Fino a tre giornate dalla fine, però, le sue presenze in campo (non solo per colpa sua) erano state piuttosto sporadiche e le reti segnate solo due (molto belle e simili tra loro) contro Chievo e Fiorentina. L’impressione è che le sue potenzialità non siano state sfruttate al meglio dal mister, anche se sicuramente anche il giocatore ha le sue responsabilità, come ad esempio il periodo di netto calo appena dopo lo sfumato passaggio alla Juventus a gennaio. Insomma, ancora un po’ acerbo ma dalle grandi potenzialità, adesso bisogna cercare di trattenerlo, anche se sarà dura visto che il suo cartellino è in comproprietà tra Juventus e Palermo, non certo due squadre senza ambizioni.

Biabiany 8,5 - Gli è mancata solo un po’ di concretezza in fase realizzativa, soprattutto ad inizio stagione. Ma la giovane saetta parigina ha convinto tutti, mettendo in difficoltà tutte le difese che si è trovato davanti con la sua velocità e imprevedibilità. Ancora più sorprendente se si pensa che era alla sua prima esperienza in Serie A. Leonardi ha fatto bene a scommettere su di lui quando in pochi l’avrebbero fatto, ed è stata una mossa quanto mai previdente quella di acquistarne la metà nell’ambito dell’affare Mariga. Beep Beep, come è stato soprannominato, deve essere un punto fermo del prossimo Parma.

Amoruso 7,5 - E chi si sarebbe mai aspettato un campionato così da un 36enne? E’ arrivato a Parma tra lo scetticismo generale dopo la brutta esperienza al Torino, ma ha dimostrato di poter ancora dire la sua. Fino a gennaio, quando è stato ceduto per arrivare a Crespo, è stato certamente il più continuo e il più in forma degli attaccanti crociati. 5 gol, che avrebbero potuto essere di più se non avesse fallito due rigori, ma anche tanta generosità e un continuo sacrificio. Se non ci fosse stato lui, nel periodo in cui Paloschi, Bojinov e Biabiany erano infortunati, il Parma sarebbe affondato. E invece si è caricato sulle spalle la responsabilità di tutto l’attacco e ha fatto reparto da solo. Perderlo a gennaio è stato un grosso dispiacere.

Paloschi 6,5 - Difficile giudicare una stagione dove per tre quarti del tempo è stato assente per infortunio. Quando è stato a disposizione, cioè per circa una dozzina di partite in totale, ha sempre fatto la sua parte, totalizzando anche 4 reti (bellissima quella col Bari). Non male, peccato per l’enorme sfortuna. Trattenerlo nel ducato sarebbe importante per dargli la possibilità di esprimersi con continuità in Serie A, come fece l’annos corso (con ottimi risultati) nel campionato cadetto.

Bojinov 8 - C’era chi parlava di lui come di un giocatore finito dopo due anni in cui era stato praticamente inattivo per i continui infortuni. Ma lui ha smentito tutti coi fatti. Una media realizzativa piuttosto alta, 8 gol pesantissimi (che sono valsi la bellezza di 20 punti, 6 vittorie e 2 pareggi), alcuni da vero opportunista (contro Inter, Milan, Atalanta), altri di pregevolissima fattura (contro Bari e Lazio). I risultati più importanti sono arrivati grazie ai suoi gol. E questa era solo la brutta copia del miglior Bojinov, immaginiamo come sarebbe al 100%. La società deve fare di tutto per strapparlo al City, le trattative sembrano bene avviate.

Crespo 7 - Solo rivederlo indossare nuovamente la maglia del Parma è stata un’emozione fortissima. Vederlo commuoversi alla conferenza stampa di presentazione ci ha fatto rendere conto che nel calcio esistono ancora giocatori con dei valori, giocatori d’altri tempi. Hernan è tornato e forse da lui ci si aspettavano gol a palate, e così non è stato. Ma non per questo la sua presenza in squadra non è stata fondamentale. Diverse vittorie sono arrivate grazie a lui (come quella di Napoli), si è sempre sacrificato per la squadra, mostrando una maturità e un altruismo da grande campione quando, nelle condizioni per segnare lui stesso, preferiva servire un compagno meglio posizionato. E alla fine, all’ultimo minuto dell’ultima partita, è riuscito a trovare il gol: un’emozione immensa per lui e per i tifosi. Certo non è il Crespo che Parma aveva lasciato 10 anni fa, ma è sempre un grande campione oltre che un a grande persona. Rappresenta un esempio da seguire per i più giovani.



Guidolin 8 - Una stagione esaltante quella del suo Parma, al ritorno in Serie A dopo la marcia trionfale della scorsa stagione. Un voto che sarebbe potuto essere ancora più alto se il Parma non avesse avuto quel periodo nero in cui ha collezionato solo 2 punti in 9 partite. Ma quello che conta è il risultato finale: ottavo posto, a soli 3 punti dalla Juventus e dall’Europa League, davanti a squadre con obiettivo Champions come Fiorentina e Genoa. Insomma, più di così non si poteva chiedere ad una neopromossa. Quello targato Guidolin è il miglior Parma degli ultimi 6-7 anni. Certo il gioco spesso è stato poco spettacolare, e alcune scelte sono apparse difensiviste, ma al tecnico veneto va il merito di aver forgiato una squadra in grado di adattarsi a tantissimi moduli diversi, oltre che un grande gruppo. Grazie a lui tanti giovani sono emersi, e tante scommesse sono state vinte. E’ un peccato che il suo rapporto col Parma debba finire qui, per una banale questione di durata del contratto; ma questo è il calcio. A lui vanno soltanto i ringraziamenti per averci fatto vivere due stagioni meravigliose.

Leonardi 9 - Se il Parma di quest’anno ha ottenuto certi risultati in buona parte il merito è suo. Ha creduto in giocatori che altri pensavano finiti (Bojinov, Zaccardo, Amoruso) e in giovani promesse non ancora esplose (Biabiany, Lanzafame, Mirante solo per citarne alcuni). Ha comprato a prezzi stracciati giocatori che si sono poi rivelati fondamentali (come Valiani e Dzemaili), e venduto un solo pezzo pregiato, Mariga. Tutto questo spendendo pochissimo. Certo, c’è anche l’altra faccia della medaglia: pochissimi giocatori sono di proprietà, e adesso non sarà facile riconfermare tutti. Ma con il budget a disposizione ha fatto il massimo possibile. E non dimentichiamo tutte le manovre (molto intelligenti) di marketing, a partire dal merchandising per finire con partnership di tutto rispetto, come quelle con la Sony e con la Kia, che a Parma mancavano dai tempi di Tanzi. Insomma, il Parma ha finalmente trovato un dirigente in grado di gestire la squadra a 360 gradi nel migliore dei modi. Il vero grande acquisto dell’estate scorsa è stato lui, perché un dirigente così vale più di qualsiasi giocatore.

Ghirardi 8 - Come al solito ci ha messo soldi e passione. L’esperienza della Serie B gli è servita ad imparare dai propri errori: è ripartito da un allenatore esperto (Guidolin), ha preso un dirigente (uno dei migliori in Italia) che si occupasse di tutto e non solo del mercato in modo egregio (Leonardi), ha costruito una squadra competitiva senza spese folli e mantenendo il bilancio in attivo. Ha ottenuto ottimi risultati pur senza promettere la luna, insomma niente male per un presidente di soli 35 anni. Con lui si può aprire un ciclo vincente, con lui si può sognare di rivedere il Parma dei primi anni ‘90. Grazie presidente.

Edited by CapitanMorrone4 - 23/5/2010, 17:47
 
Top
Domy_Magno
view post Posted on 23/5/2010, 13:27




Ottima analisi capitanMorrone anche se i voti sono forse un pò troppo di parte :D
Giustissimo il voto di Leonardi che è riuscito spendendo poco o niente, facendo i giusti colpi a formare una squadra competitiva che ha sfiorato la qualificazione in europa. Sorprendente la stagione di Zaccardo.
 
Top
daniBologna
view post Posted on 23/5/2010, 19:06




Ho sempre ammirato Valiani fin da quando era in B, peccato...
 
Top
2 replies since 22/5/2010, 15:51   50 views
  Share