| IMPRESA GIALLOBLU': SAN PAOLO ESPUGNATO
Quando, dopo circa 200 secondi dal fischio d'inizio, Quagliarella anticipava il disattento Zenoni ed infilava il pallone alle spalle di Mirante, nessuno avrebbe mai immaginato un risultato simile. Dopo quasi 5 mesi il Parma torna a vincere in trasferta, e, come sempre quest'anno, lo fa in modo del tutto inaspettato. Prosegue così la striscia positiva dei crociati, che non perdono da 8 partite (4 vittorie e 4 pareggi) e fanno un passo avanti importante in direzione Europa League. Rischia invece di sfumare il sogno Champions per il Napoli, che in caso di vittoria di una tra Samp e Palermo si troverebbe a meno 4 dal quarto posto.
Ma veniamo al racconto della partita: i padroni di casa scendono in campo con una sorta di 3-4-1-2 che vede Hamsik dietro al tandem Lavezzi-Quagliarella, gli ospiti invece si presentano con un inatteso 3-4-3 che vede il tridente d'attacco composto da Antonelli, Bojinov e Biabiany. Ma, come già detto, la formazione ducale resiste poco, e dopo meno di 3 minuti viene infilata da una bella azione napoletana: palla a Lavezzi sulla destra, cross basso sul primo palo e Quagliarella che anticipa Zenoni e supera Mirante. Inevitabile il contraccolpo per il Parma, che fa fatica a ripartire e rischia in un paio di occasioni di subire il secondo gol; solo nel finale di tempo gli uomini di Guidolin riescono ad impensierire gli avversari, grazie soprattutto all'estro e alla rapidità di Biabiany. Il Napoli in compenso, certo di avere la partita in pugno, gioca con troppa sufficienza e abbassa decisamente il baricentro, ma si va al riposo col risultato fermo sull'1-0.
Ad inizio ripresa il Parma si ripresenta in campo con Crespo al posto di uno spento Bojinov e con Castellini per Galloppa. Mossa quest'ultima piuttosto sorprendente, perchè tra i due sicuramente Galloppa ha caratteristiche più offensive, e la squadra aveva bisogno di recuperare lo svantaggio. Il risultato però è buono: Castellini riesce ad arginare bene le avanzate avversarie sulla sinistra (dove nel primo tempo il Napoli aveva costruito tutti i maggiori pericoli, gol compreso), e Crespo sembra essere decisamente più in palla del suo collega bulgaro. Nessun cambio per il Napoli, che pare troppo rinunciatario ma riesce a rendersi pericoloso, con Mirante che salva due volte in modo miracoloso su Hamsik e tiene i suoi in partita. L'atteggiamento dei padroni di casa viene però punito dopo 19' minuti della ripresa: palla nello spazio per Crespo che si inserisce benissimo sulla sinistra e mette in mezzo un passaggio perfetto per Antonelli che deve solo battere a rete. Risultato di nuovo in parità.
A questo punto chiunque si sarebbe aspettato una reazione dei partenopei, e invece dopo appena cinque minuti accade l'imprevedibile: corner per il Parma, cross ad uscire e colpo di testa perfetto di Lucarelli che va ad infilarsi sotto il sette. Bel gesto tecnico del difensore livornese, al suo secondo gol stagionale dopo quello alla prima giornata al Friuli di Udine, ma la difesa napoletana non è affatto esente da colpe. Lucarelli infatti è tutto solo e non deve neanche saltare per raggiungere il pallone, e ha quindi tutto il tempo per prendere la mira e caricare a dovere il colpo di testa. 1-2 e palla al centro. Il Napoli però non ci sta, e spinto dal pubblico del San Paolo finalmente si risveglia dal suo torpore. Mazzarri inserisce Cigarini per Pazienza e Bogliacino per Aronica, aumentando quindi il potenziale offensivo. Il Parma non riesce più ad uscire e dopo 7 minuti dal gol del vantaggio accade l'inevitabile: Bogliacino si libera (forse con un fallo) di Valiani ed innesca sulla destra Zuniga, cross basso al centro, sponda di Quagliarella e sinistro perfetto di Hamsik che non dà scampo a Mirante. Bella azione e bellissimo gesto tecnico dello slovacco, al suo dodicesimo gol stagionale, una cifra notevole se si considera che stiamo parlando di un centrocampista. Solo Lampard e Fabregas in Europa hanno fatto meglio di lui.
Ancora una volta l'epilogo pare scritto: assedio del Napoli alla ricerca del 3-2 e Parma che può solo cercare di difendere il pareggio fino alla fine. Ed effettivamente è quello che cerca di fare Guidolin, in modo forse anche rischioso, inserendo Paci per Biabiany. Parma in campo dunque con 6 difensori (Zaccardo, Zenoni, Dellafiore, Lucarelli, Castellini e Paci) più Antonelli che di partenza sarebbe un terzino: le intenzioni sembrano chiare. E ancora una volta accade quello che non ti aspetti. A meno di cinque minuti dal novantesimo Quagliarella cade in area e reclama un rigore (che non c'è) con troppa veemenza. Probabilmente gli scappa una parola di troppo, perchè l'arbitro Romeo non ha dubbi ed estrae il cartellino rosso. Ingenuità dunque dell'attaccante partenopeo, che al termine di un'ottima gara lascia la squadra in dieci nel momento più importante. E la dura legge del calcio colpisce, perchè appena due minuti più tardi il Parma riparte in contropiede: Jimenez apre per Crespo, che entra in area, si libera di Grava con una leggera spinta (che farà infuriare i napoletani) e tira addosso a De Santis; sulla respinta però è pronto Jimenez, che non deve fare altro che appoggiare il pallone nella porta sguarnita. Incredibile 3-2 e San Paolo immotivatamente infiammato, con Mazzarri che si fa espellere per proteste. Nonostante l'inferiorità numerica il Napoli tenta l'assedio finale, con dentro anche Hoffer per Grava, ma non riesce a creare reali pericoli.
Finisce dunque così, tra mille polemiche (del tutto fuori luogo) una partita bellissima, soprattutto nella ripresa. Mazzarri a fine gara parla di "partita decisa dall'arbitro", ma se andiamo a vedere la moviola gli unici probabili errori di Romeo sono equamente ripartiti. Sia il gol di Hamsik sia quello di Jimenez infatti nascono da una spinta (abbastanza leggera per la verità) in un caso di Bogliacino su Valiani e nell'altro di Crespo su Grava. Niente di scandaloso insomma. Sarebbe dunque più bello se il signor Mazzarri, una volta tanto, imparasse ad accettare le sconfitte senza avere sempre da ridire sull'arbitraggio. Non è la prima volta che accade, ma ci auguriamo che sia l'ultima. Anche perchè così facendo si svilisce la prestazione del Parma, in grado di vincere per la seconda volta nella sua storia al San Paolo. Domenica prossima al Tradini arriva il Genoa: adesso l'Europa League non è più solo un sogno.
IL TABELLINO
NAPOLI-PARMA 2-3
Marcatori: 3' p.t. Quagliarella, 19' s.t. Antonelli, 24' s.t. Lucarelli, 33' s.t. Hamsik, 43' s.t. Jimenez
NAPOLI: De Sanctis 5.5; Grava 5 (dal 43' s.t. Hoffer s.v.), Campagnaro 5.5, Cannavaro 5.5; Zuniga 6.5, Pazienza 6 (dal 29' s.t. Cigarini 5.5), Gargano 6.5, Aronica 6 (dal 29' s.t. Bogliacino 5.5); Hamsik 6.5; Quagliarella 6 Lavezzi 6.
Allenatore: Mazzarri
A disposizione: Iezzo, Rullo, Rinaudo, Maiello.
PARMA: Mirante 6.5; Zaccardo 6, Dellafiore 5.5, Lucarelli 6.5; Zenoni 5.5, Valiani 6.5, Galloppa 5.5 (dal 1' s.t. Castellini 6.5), Jimenez 6.5, Antonelli 6.5; Bojinov 5 (dal 1' s.t. Crespo 7), Biabiany 6.5 (dal 36' s.t. Paci s.v).
Allenatore: Guidolin
A disposizione: Pavarini, Lunardini, Lanzafame, Dzemaili.
Arbitro: Romeo
Assistenti: Petrella e De Pinto
Ammoniti: 20' p.t. Lucarelli, 34' p.t. Valiani, 37' p.t. Biabiany, 8' s.t. Dellafiore, 9' s.t. Cannavaro, 13' s.t. Aronica, 30' s.t. Castellini
Espulso: 41' s.t. Quagliarella
Angoli: 6-5
Recupero: 0' p.t , 5' s.t.
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