Squillo di Simplicio
Parma affondato
I rosanero battono il Parma 2-1 nell'anticipo, con gol decisivo del brasiliano, da poco entrato e sono quinti, a un punto dal Napoli. Cavani aveva lanciato la squadra di Rossi, raggiunta momentaneamente sul pari da un discusso gol di Biabiany
Un colpo alla classifica, uno al cuore. È Simplicio a decretare il successo per 2-1 del Palermo, sempre più lanciato verso la Champions, e a far piangere la sua ex squadra, il Parma. Tante le lacrime nell’anticipo del Barbera. Alla fine, quelle del brasiliano, match winner di una gara che è decollata solo nella ripresa; all’inizio quelle di Guidolin, grande e applaudito ex, per la prima volta da avversario a Palermo, dopo averci lasciato 4 anni da tecnico conditi da indimenticabili ricordi.
GARA BLOCCATA - L’avvio di gara è combattuto, con tanta intensità a centrocampo, ma poca lucidità. Il Parma, schierato con un 3-5-1-1 che copre molti spazi, toglie il fiato alla manovra del Palermo, che si mostra più propositivo, ma non riesce a trovare spunti. Nei primi 45’ si registra un solo tiro in porta del Palermo, al 36’, con una punizione tesa di Miccoli che Mirante respinge con i pugni, e nessuna conclusione nello specchio per il Parma, votato al contenimento e con il solo Biabiany a svariare sul fronte offensivo, senza creare grossi problemi. A corollario della sterile superiorità territoriale del Palermo, qualche accelerazione di Pastore, illuminante in alcuni tocchi, belli per gli occhi, ma senza costrutto, e di Cavani.
PAURA - Nel primo tempo l’emozione maggiore l’ha fornita, purtroppo, un infortunio al ginocchio destro: Dzemaili, dopo un contrasto di gioco con Migliaccio, è uscito in barella. Costretto a muoversi subito con le stampelle, le sue condizioni sono apparse immediatamente molto gravi. Il "temiano per lui qualcosa di grave", detto a fine gara dal tecnico Guidolin si è purtroppo rivalato esatto: il centrocampista svizzero ha infatti riportato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Per lui stagione finita.
LA SVOLTA - Una gara tatticamente bloccata si può sbloccare solo con un colpo d’autore: lo trova Cavani, di testa, in torsione, spalle alla porta, su punizione di Miccoli. È l’1-0 a zero che diventa il fiammifero in grado di accendere la sfida e che fa divampare un incendio in occasione del pareggio del Parma: Cavani è a terra per un contrasto duro con Galoppa, davanti all'area degli emiliani,ma la palla continua a rotolare fino ai piedi di Castellini, bravo a imbeccare Biabiany negli ultimi 16 metri dei siciliani. Il francese colpisce con sangue freddo: dopo 409’ di imbattibilità interna la porta rosanero capitola. L’1-1 è accusato dai rosanero come un’ingiustizia e la reazione è immediata. Ci provano Pastore, due volte, trovando pronto Mirante, poi Migliaccio, poi ancora Cavani. Quando la gara pare indirizzata sui binari del pareggio, la svolta. Delio Rossi fa uscire dal cilindro il colpo a effetto: entra Simplicio per Bresciano e 6’ dopo trova il gol-partita. È il 2-1 finale, che spiana al Palermo la strada verso la Champions e scatena oltre alle lacrime dei rosanero, anche la rabbia di Guidolin.
