| LA STORIA
La storia del Parma comincia il 27 luglio 1913, con il Verdi Football Club, associazione dedicata al compositore nato nella provincia della città, che diventa Parma associazione calcio il 16 dicembre dello stesso anno. Il 1922 e il 1923 sono gli anni della costruzione e dell'inaugurazione dello stadio Ennio Tardini, che porta il nome del presidente della squadra, avvocato a Parma. Tra gli anni '40 e i '70 il Parma vive il su e giù tra serie B e C, fino a quando retrocede in D nel 1968, e viene dichiarato fallito, finquando la Parmense, altra squadra della zona, lo ingloba, e diventa il Parma Ac.
A partire dal 1985 inizia la storia più interessante del Parma. Arrigo Sacchi porta la squadra in Serie B. Nel 1989 inizia l'era di Nevio Scala, che in due stagioni porta il Parma in Serie A. Nel 1990-'91 Calisto Tanzi rileva la società dalla famiglia Ceresini. Nel 1991-'92, il primo trofeo: la Coppa Italia, vinta contro la Juventus (1-0, 0-2 i risultati). Nella stagione successiva il primo successo europeo, cioé la Coppa delle Coppe: in finale, a Wembley, Londra, è 3-1 contro l'Anversa.
Nel 1992-'93 vince Supercoppa europea, contro il Milan (0-1, 2-0, a San Siro). In Coppa delle Coppe è ancora finale, contro l'Arsenal, ma vincono gli inglesi (1-0). Il 1994-'95 è l'anno della triplice sfida contro la Juventus: campionato e Coppa Italia li vincono i bianconeri, la Coppa Uefa i gialloblù (1-0, 1-1). A fine 1995-'96 Nevio Scala lascia il Parma, dopo la prima stagione senza trofei, e gli succede Carlo Ancelotti. La squadra lotta con la Juve per lo scudetto: ma vincono i bianconeri. Il 1997-'98 è l'anno della prima partecipazione alla Champions League, ma l'eliminazione arriva al turno a gironi.
Alberto Malesani, nel 1998-'99, vince Coppa Uefa (3-0 al Marsiglia) e Coppa Italia (1-1 e 2-2 alla Fiorentina). L'anno dopo, l'unico successo è la Supercoppa italiana, contro il Milan (2-1), perché in Champions il cammino finisce al turno preliminare, contro i Glasgow Rangers. Seguono due stagioni tribolate con numerosi cambi di panchina. Il 2002 si conclude con la terza Coppa Italia: 2-1 alla Juventus, sulla panchina parmense c'è Pietro Carmignani. Nel 2003 la Parmalat Spa, proprietaria e sponsor della squadra, è coinvolta in un crack finanziario: devono partire i campioni e si deve puntare ancora di più sui giovani. L'allenatore, Cesare Prandelli, porta la squadra al quinto posto. Al Parma manca comunque una presidenza, che arriva solo a inizio 2007, con l'imprenditore Tommaso Ghirardi, che diventa presidente, e proprietario, con Angelo Meneghini e Banca Monte Parma.
L'anno peggiore è però il 2007-'08: sulla panchina si succedono Domenico Di Carlo e Hector Cuper, ma il Parma trova la prima retrocessione in Serie B, dopo 19 anni di A. Un anno nella serie cadetta, sotto la guida di Francesco Guidolin, è sufficiente, e i gialloblù trovano subito la promozione per la A del 2009-'10, concludendo la stagione al secondo posto.
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