INTERVISTE

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~CarLo
view post Posted on 20/10/2009, 17:09




LO MONACO: "CON ZENGA SI VINCEVA CON UN TIRO MA NON FACCIO PARAGONI CON ATZORI"
L'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, ha fatto il punto sul momento della squadra etnea, il giorno dopo la vittoria sul Cagliari:
La gara di ieri è stata combattuta tra due squadre che esprimono un buon calcio. La posta in palio era altissima e lo spettacolo è venuto meno ma la voglia di far bene è stata messa in campo sia dal Catania che dal Cagliari. Abbiamo vinto noi perché abbiamo dato di più in avanti. I ragazzi ci hanno creduto fino alla fine e hanno legittimato la vittoria con un predominio territoriale superiore ai sardi. Anche la traversa di Martinez ha suggellato una vittoria meritata. La squadra ha dimostrato una grande compattezza. Al di là di qualche risultato che non ci ha dato merito per quanto espresso in campo, è stata confermata la qualità di questo gruppo. Questa è la strada giusta da percorrere, senza dimenticare che ieri mancavano sette giocatori all'appello. Noi non siamo ne il Real Madrid ne il Barcellona. Siamo partiti ad inizio stagione con l'intento di salvarci consapevoli che quello di quest'anno sarà un campionato durissimo. Renderemo cara la pelle, facendo forza su tutte le nostre risorse. L'atteggiamento dei tifosi? In questi anni abbiamo ottenuto grandi successi per la compattezza delle cinque componenti. Oggi manca una di queste, quella dei tifosi. Messina docet. Il pubblico di Catania sta vivendo un momento di appagamento, non si spiegherebbe altrimenti i 16mila abbonati dello scorso anno con i 10mila di oggi. Ieri abbiamo registrato solo 700 paganti, cosa che non si verifica neppure in serie C. I nostri tifosi preciso che ci sono sempre stati vicini, questa è la prima volta che li sentiamo lontani. Dobbiamo prenderne atto perché al momento c'è una rilevante parte della tifoseria che è in stand-by. E' inaccettabile sentire cori di protesta a dieci minuti dalla fine quando la squadra aveva bisogno di sostegno. Un'altra costatazione è quella che molti cori partono dalla tribuna Elite: A questi signori voglio ricordare che entrano gratis. Noi andiamo avanti sempre e comunque anche senza una parte della tifoseria. Manca l'attaccante? Fino ad ora abbiamo sempre segnato con i nostri attaccanti e non abbiamo ancora il miglior Mascara. Se prendiamo la punta dobbiamo togliere dal campo Morimoto che è una nostra scommessa. Pertanto poi dovremmo escluderlo e non scordiamoci che è un nazionale ed è cercato da grandi club. Fino a qualche settimana fa qualcuno diceva che mancavano i difensori. Quindi andiamo avanti convinti delle nostre scelte. Barrientos? Sapevamo perfettamente di poterlo avere in campo l'anno nuovo. Ha subito un infortunio grave, con complicazioni. Abbiamo preso infatti Ricchiuti per compensare l'assenza di Barrientos. Quando recupererà lo accoglieremo a braccia aperte. Ledesma? E' arrivato il suo momento, bisogna pur rischiarlo. Il ragazzo ha lavorato molto e a breve avrà la prova del campo. Magari non farà subito follie nelle prime partite ma è troppo importante per noi. Atzori? Un allenatore che viene a Catania sa di avere alle spalle una società che lo sostiene. Tra di noi c'è un confronto continuo e quando questa società sceglie gli allenatori lo fa a ragion veduta. Paragoni con Zenga? Sono due tecnici diversi, che esprimono un calcio diverso. Lo scorso anno facevamo solo un tiro in porta e ci andava bene. Atzori è un giovane, deve crescere, noi gli staremo vicino e speriamo che fra qualche anno qualcuno ce lo invidia”.
 
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