INTERVISTE

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Cârlø
view post Posted on 8/9/2009, 20:34




Dellafiore: “A San Siro senza paura”


La sfida di domenica con l’Inter è, sulla carta, la partita più proibitiva dell’anno.

“Sappiamo che giocare in casa dei campioni d’Italia sarà difficilissimo. Noi, comunque, andremo per fare la nostra partita, sapendo di avere di fronte una grandissima squadra. Non partiamo battuti e cercheremo di fare tutto ciò che è nel nostro potenziale”.

Uno dei punti di forza dell’Inter è, molto probabilmente, la potenza fisica dei giocatori. Teme questo aspetto?

“Quando ci si trova davanti ai giocatori dell’Inter si rimane impressionati dalla loro potenza, dalla loro statura e dalla loro forza esplosiva. A livello assoluto sono, sotto questo punto di vista, un gradino sopra alle altre formazioni. Ma la stazza fisica non è l’unica cosa che conta. Il Bari, per esempio, è riuscito nella prima giornata ad ottenere un grande risultato proprio in casa loro. Bisogna andare a San Siro senza nessuna paura. Inoltre è importante anche avere un pizzico di fortuna negli episodi chiave”.

Come valuta gli innesti nel reparto difensivo di giocatori di esperienza come Panucci e Zaccardo?

“Campioni del genere migliorano la rosa dal punto di vista tecnico e tattico. E’ un bene per noi averli in squadra. Con loro può essere più facile raggiungere il nostro obiettivo primario che è la salvezza”.

Secondo lei, in che ruolo difensivo la vede meglio il tecnico Guidolin, considerata la sua duttilità?

“Penso che il ruolo di centrale di difesa sia quello in cui lui preferisce farmi giocare. Quando mi mette terzino mi chiede, magari, più copertura e meno spinta. Poi conta molto anche l’avversario che si affronta e, in ogni caso, accetto volentieri ogni richiesta e consiglio del mister”.

Come si prepara una grande partita? Ci sono differenze di approccio rispetto alle altre partite?

“Quando si affrontano rivali dirette si parte con la consapevolezza che sarà importante portare a casa più punti possibile. Quando ci si avvicina alla sfida con una Big del campionato si trovano stimoli ulteriori, perché tutti sanno di dover dare più del massimo per ottenere qualcosa di buono. Contro una squadra come l’Inter, per esempio, gli stimoli e la concentrazione raddoppiano”.

Come si trova qui a Parma?

“Sono qui ormai da tre mesi e posso dire che il giudizio che ho della squadra e della città è molto positivo. Adesso la mia speranza, dal punto di vista calcistico, è quella di dare il mio contributo alla causa, ritagliandomi uno spazio in questa rosa competitiva”.
 
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Cârlø
view post Posted on 19/9/2009, 13:22




Guidolin: "Non basta il gioco, servono i tre punti"


Domani gioca contro il suo passato. Cosa si porta con sé di Palermo?

“Io mi porto dietro tante cose belle, spero anche se sarà difficile di ripeterle a Parma. Ricordo la promozione in A, quindi il sesto posto e la Uefa. Poi ho lasciato il lavoro per un po’ e sono tornato l’anno dopo perché intravedevo la possibilità di portare il Palermo in Champions. Ci saremmo andati quell’anno, tanto che dopo l’andata viaggiavamo ad una media di 75 punti. Ma purtroppo abbiamo avuto l’infortunio di Amauri: peggio che dieci punti di penalità. Siamo arrivati quinti e quello è stato l’anno più bello. Non è facile ripetere quel cammino. I ricordi umani sono quelli di una persona che ha vissuto in una città particolare, che se non fosse stata violentata dall’uomo negli ultimi cinquant’anni sarebbe la più bella del mondo, perché ha una storia straordinaria, con gente meravigliosa che porto con me nel ricordo. L’ultimo anno è stato poi anonimo, con l’esonero che mi ha amareggiato fino ad un certo punto, però”.



E Parma?

“Qui i ricordi li sto ancora costruendo. Ce ne sono già di belli, mi trovo bene, è una bellissima città con gente molto riconoscente. Ma è una storia che si deve ancora scrivere”.



Domani vedremo una squadra diversa da quella di Milano? Più coraggiosa?

“La mia carriera parla di un calcio fatto di dinamismo, agonismo e di grande intraprendenza. Non so se domani riusciremo a vedere un Parma coraggioso e spumeggiante. Dipende anche dall’avversario che ha ottime qualità”.



E’ un Parma che potrebbe cambiare qualcosa in vista dei tre incontri in otto giorni?

“No, domani pensiamo al Palermo e poi alle altre partite. Io ho tanti giocatori e devo fare delle scelte, ma guardo una gara alla volta”.



Dal punto di vista tattico ci può anticipare qualcosa?

“Abbiamo lavorato tanto, come al solito, per affrontare una squadra con tanta qualità, penso solo a Miccoli, Budan, Bresciano, Cavani, Nocerino che sono tutti bravi giocatori. E allora con questi avversari bisogna stare attenti a fare bene tutte le fasi, essere ordinati e sbagliare poco o nulla”.



Riparlando del trittico, pensa che possa dare risposte a lei e ai tifosi sul ruolo che il Parma potrà giocare?

“Io guardo alla partita di domani, circa i conti aspettiamo la sosta per fare un mini bilancio. Meglio non deconcentrarsi su una partita che sarà dura”.



Dopo le prime tre giornate si sente soddisfatto della squadra e della classifica?

“Ha detto bene il nostro direttore che non bisogna essere paghi solo perché abbiamo perso onorevolmente, cosa che hanno fatto tante squadre a Milano. Con onore ma siano sempre comunque usciti sconfitti. Io sono rammaricato perché speravo nell’impresa. La partita più bella delle tre? Quella di Udine”.
 
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tiak
view post Posted on 5/10/2009, 12:27




MIRANTE: "L'OBIETTIVO RIMANE LA SALVEZZA" PDF Stampa
Domenica 04 Ottobre 2009 20:13

Genova, 4 ottobre 2009 – Antonio Mirante, nel dopo partita di Genova, ribadisce che la sua concentrazione è tutta rivolta al Parma e non c’è spazio per il passato: “Io oggi volevo solo dimostrare quanto valgo al Parma e voglio continuare a farlo per tutta la stagione. Nessun desiderio di rivalsa nei confronti della Sampdoria”. Poi i complimenti dei giornalisti: “La Nazionale? Questa è la prima stagione in cui gioco con continuità. Spero di arrivarci un giorno, ma non mi faccio illusioni”.

LUCARELLI: "PARMA, CONTINUA COSI'" PDF Stampa
Domenica 04 Ottobre 2009 20:08

Genova, 4 ottobre 2009 – “Al ritorno dalla pausa ci aspettano partite importanti, sfide salvezza. Vanificheremo quanto di buono fatto fino ad oggi se non ripeteremo le buone prestazioni di questo inizio campionato”. Alessandro Lucarelli, uno dei tre centrali difensivi di oggi, si dice soddisfatto della prestazione del Parma: “L’abbiamo giocata alla pari e questo ci dà speranza per il futuro”.





AMORUSO: “BELLA PARTITA, BRAVI TUTTI” PDF Stampa
Domenica 04 Ottobre 2009 18:44

Genova, 4 ottobre 2009 – “E’ stata una bella partita sotto tutti i punti di vista. Alla fine se avessimo vinto non avremmo rubato niente. Siamo contenti della prestazione”. Queste le parole di Nicola Amoruso al termine della partita di oggi contro la Sampdoria. La punta, oggi titolare dal primo minuto, ha poi spiegato come vive la concorrenza in attacco: “E’ un gruppo interessante e c’è sempre possibilità per tutti di giocare. Io sto dando il mio contributo e sono felicissimo della mia scelta di venire a Parma”.





GUIDOLIN: “COMBATTUTO AD ARMI PARI CON LA CAPOLISTA” PDF Stampa
Domenica 04 Ottobre 2009 18:42
Genova, 4 ottobre – “Oggi contro la Sampdoria – dice l’allenatore del Parma FC Francesco Guidolin dopo Sampdoria-Parma 1-1 – c’è stata una grande risposta, che cercavo e che sapevo essere nelle corde di questa squadra. Ringrazio i miei calciatori perché non era facile fare bene su questo campo, che trasuda entusiasmo per una squadra che merita la posizione di classifica che ricopre. La Sampdoria gioca un calcio spumeggiante, ma anche noi oggi abbiamo giocato un calcio spumeggiante al pari loro. Mi sono piaciuti il temperamento e l’intraprendenza con cui abbiamo disputato questa gara. Abbiamo affrontato la prima in classifica combattendo ad armi pari, mettendo in campo temperamento, organizzazione di gioco e qualità.”


Francesco Guidolin, pronta risposta del Parma dopo il passo falso di domenica scorsa contro il Cagliari…
“Sì, c’è stata una grande risposta, che cercavo e che sapevo essere nelle corde di questa squadra. Sono passati 45 giorni dall’inizio del campionato e, Cagliari a parte, non avevamo mai sbagliato una partita, nemmeno quella contro l’Inter. Ringrazio i miei calciatori perché oggi non era facile fare bene su questo campo, che trasuda entusiasmo per una squadra che merita la posizione di classifica che ricopre. La Sampdoria gioca un calcio spumeggiante, ma anche noi oggi abbiamo giocato un calcio spumeggiante al pari loro. Sono contento perché questa partita ha divertito tutte e due le tifoserie, ed è stata una gara che il Parma merita di aver pareggiato, anche se abbiamo avuto addirittura la possibilità di portare a casa i tre punti. Le cose che mi sono piaciute di più sono state il temperamento e l’intraprendenza con cui abbiamo disputato questa gara.”

L’obiettivo del Parma resta la salvezza?
“Chi ha visto la partita di domenica scorsa, dopo la sconfitta interna per 2-0 contro il Cagliari, avrebbe detto che il Parma non può cercare nulla di più della salvezza: oggi abbiamo risposto sul campo, e ne siamo contenti. Noi guardiamo alla nostra dimensione ed al nostro obiettivo.”

La sensazione è che i cambi siano dipesi dalla condizione degli uomini, più che dagli avversari…
“I cambi non dipendono mai solo dall’avversario che si affronta. Io quando costruisco una partita durante la settimana, valuto gli avversari, ma cerco sempre di vincerle le partite, per cui cerco di mettere in difficoltà l’avversario con le giocate, con gli uomini più in forma. Oggi abbiamo proposto questo duo d’attacco formato da un giocatore con una intelligenza rara, che è Nicola Amoruso, e da un calciatore velocissimo, che volevamo innescare per procedere in profondità con pochi passaggi per saltare la linea difensiva della Sampdoria. Mi è piaciuto tantissimo lo spirito di questa squadra, su un campo difficile come quello di Genova.”

Galloppa meriterebbe la convocazione in Nazionale…
“Daniele sta facendo molto bene: io dico sempre che una mezz’ala che non segna non è una mezz’ala. Galloppa comincia a segnare, ha sempre fatto qualche rete, e mi sembra un calciatore che sta facendo veramente bene. Senza dare consigli a nessuno, perché Lippi deve pensare con la sua testa, credo che Galloppa possa avere un futuro davvero importante, perché è ancora molto giovane.”

C’è stato un momento in cui ha pensato che avrebbe potuto vincere questa gara?
“Io ci speravo: durante l’intervallo ho detto ai ragazzi che se avessimo voluto portare a casa una vittoria, avremmo dovuto fare almeno un altro gol. Dovevamo crederci per provare a chiudere la gara, e noi siamo stati molto pericolosi nel secondo tempo.”

Si aspettava a questo punto del campionato, che il Parma occupasse l’attuale posizione di classifica?
“Come si fa a fare i calcoli e pensare a quanti punti si possono racimolare per ogni singola partita? Io sono solo arrabbiato per la prova opaca di domenica scorsa contro il Cagliari. Oggi sono contento, perché abbiamo risposto sul campo, ma fino a stamattina avevo in testa, negli occhi e nel cuore quella prova scialba. Punti preventivo mai, in Serie A non si può.”

Umiltà e spirito di sacrificio: due armi per fermare la Sampdoria…
“Non solo: abbiamo affrontato la prima in classifica combattendo ad armi pari, mettendo in campo temperamento, organizzazione di gioco e qualità.”

Paradossalmente possiamo dire che il Parma giochi meglio in trasferta che non in casa?
“Noi in trasferta fino ad oggi non abbiamo sbagliato una gara. Comunque negli ultimi anni nel Parma non c’è mai stata una intraprendenza come quella che questa squadra sta dimostrando quest’anno in trasferta. Mi piacerebbe cambiare questo tipo di mentalità.”
 
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Cârlø
view post Posted on 13/10/2009, 17:38




GUIDOLIN: “CONTRO IL SIENA GARA PERICOLOSA E DIFFICILE”
Francesco Guidolin, il Parma si appresta a vivere un momento difficile per i troppi infortuni subiti da diversi calciatori…
“Sì, sono i primi infortuni da tre mesi a questa parte, e fino a ieri era andato tutto bene. Adesso abbiamo un paio di infortuni che non ci volevano. Però bisogna far fronte a questo tipo di realtà: ci sono squadre che convivono con sette o otto calciatori in infermeria, e per noi questo problema non si era mai posto fino a tre giorni fa. Adesso lo dobbiamo affrontare, e possibilmente superare.”

Tra l’altro Biabiany e Mariga non sono due giocatori qualsiasi…
“Hanno caratteristiche particolari, e per alcune settimane dovremo fare a meno di loro. Dovremo lavorare per trovare altre strade ed altre soluzioni senza fasciarci la testa e dando la responsabilità ad alcuni altri giocatori altrettanto validi.”

Fino ad ora, nelle partite casalinghe, in quale gara si è visto il miglior Parma?
“Un’ora buona contro il Palermo.”

Il Siena può ricordare qualcuna tra le squadre affrontate finora al Tardini?
“No, il Siena ha caratteristiche tutte sue, così come ogni squadra si differenzia dalle altre per le caratteristiche dei giocatori, per il sistema di gioco, per le idee del proprio allenatore, ma quella toscana è una squadra che ha raccolto meno di quanto non abbia fatto finora, quindi è una squadra ben allenata, perché secondo me Giampaolo è un ottimo allenatore; è una squadra che ha ottimi elementi. Sarà una gara pericolosa e difficile.”

La sconfitta casalinga contro il Cagliari può essere diventato un vaccino?
“Magari… Non si tratta di questo. Il nostro problema non è che mettiamo meno attenzione sul piano nervoso contro una squadra piuttosto che contro un’altra. Noi sappiamo di essere una compagine neopromossa, sappiamo di essere rientrati in questo gruppo che è la Serie A alla fine di una lunghissima rincorsa, e non possiamo permetterci di non considerare al top qualsiasi avversario, perché sono tutti partiti davanti a noi, o perché hanno più esperienza o perché sono squadroni. Le insidie che ci porterà il Siena domenica prossima, saranno le insidie che porteranno in casa nostra tutte le squadre che affrontiamo partita dopo partita. Non c’è bisogno di un vaccino.”

Il Parma, fino ad adesso, ha dato la sensazione di giocare meglio in trasferta che in casa…
“Potrebbe essere un’affermazione vera, ma è ancora troppo presto per poter dire che questa sia una caratteristica ben definita del gruppo e della squadra.”

Una gara come quella contro il Siena potrebbe servire a far mostrare dei miglioramenti anche tra le mura amiche…
“Noi tenteremo di far vedere dei progressi: è anche vero che anche con il Cagliari, se le cose fossero andate in un certo modo, avremmo potuto poi parlare di un'altra gara. Sappiamo che dovremo fare progressi ovunque, sia individualmente che come collettivo.”

Cosa comportano gli infortuni di Mariga e Biabiany: cambio di sistema di gioco o semplice cambio di uomini?
“Alcune decisioni le prenderò quando saremo tutti, e questo avverrà solo dopodomani. Per esempio, sabato contro il Lugano era per me un test importante, che mi avrebbe consentito di provare il 3 4 3, ma purtroppo ho perso Lanzafame un minuto prima del fischio d’inizio. Sono tutte situazioni di lavoro che mi consentono di capire come muovermi, e perciò solo al termine di questa settimana potrò valutare al meglio.”

Giocare partite contro le squadre che come il Parma lottano per la salvezza nel girone d’andata può essere pericoloso, a lungo andare?
“Non me lo sono posto questo problema: io il calendario lo conosco solo fino alla gara di Bergamo contro l’Atalanta, e non voglio conoscerlo. Io so solo che non ho mai fatto queste valutazioni, e fino ad ora le cose sono andate bene: se sei bravo fai bene con l’Inter o contro qualsiasi altra squadra. La cosa importante è concentrarsi sull’obiettivo immediatamente prossimo, senza pensare al futuro.”

Che bilancio traccia del suo Parma dopo sette partite?
“Siamo ad un quinto di campionato, neanche. Quindi è troppo presto per fare bilanci o valutazioni. Siamo partiti bene, ma tutto ciò può restare lì se non continueremo su questa strada, anzi se non miglioreremo. Certo, io mi auguro di fare dieci o undici punti ogni sette partite, perché vorrebbe dire disputare un campionato ottimo. Cerchiamo di raggiungere il più presto possibile l’obiettivo che ci siamo prefissati ad inizio stagione, affrontando un avversario alla volta.”
 
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Cârlø
view post Posted on 16/11/2009, 20:49




PACI: “NON ACCONTENTIAMOCI SOLO DI UNA BUONA PRESTAZIONE”
“Ogni partita in Serie A ha la sua storia, ma giocare contro la Fiorentina non sarà né più semplice né più difficile rispetto ad una gara contro l’ultima in classifica – dice il difensore del Parma FC Massimo Paci alla ripresa degli allenamenti in vista dell’anticipo di sabato sera contro la Fiorentina all’Artemio Franchi di Firenze – Abbiamo una nostra mentalità e la utilizzeremo anche contro la Fiorentina. Quando si va in campi come il Franchi, la buona prestazione non basta. Credo quindi che non ci si debba accontentare, giocandosi la partita fino alla fine. Partendo con l’idea di fare solo una bella figura, inevitabilmente si porta a casa una sconfitta.”

Massimo Paci, che sensazioni ha avuto dopo il suo rientro in campo in seguito al suo infortunio?
“Se devo essere sincero, nei primi 20 minuti ho fatto un po’ fatica. La stessa cosa mi era successa l’anno scorso, quando ero rientrato a Vicenza dopo un infortunio. Lo sapevo, perché mi conosco, che dopo un mese e mezzo di assenza avrei faticato un po’ al rientro. Il secondo tempo, invece, l’ho giocato in scioltezza.”

Da alcune statistiche emerge che il Parma ha fatto più punti quando ha difeso con tre centrali…
“E’ indubbio che quando si gioca a tre si ha sempre una copertura in più. Difendendo a quattro si possono creare alcuni buchi, mentre difendendo a tre, un centrale riesce quasi sempre a recuperare. Anche se non è detto che giocando a tre non si rischia nulla: è una questione di mentalità, perché ci si può difendere anche a sei, ma se non c’è la mentalità aggressiva, se non si sta sempre sull’uomo, si fa fatica.”

La difesa che due anni fa è stata la peggiore della Serie A, quest’anno si sta comportando molto bene, anche grazie all’apporto dei tre centrocampisti davanti…
“Gli equilibri della squadra te li danno i centrocampisti, te li danno gli attaccanti che rientrano: è tutto l’insieme che fa la difesa di una squadra. Quando si parla di difesa sarebbe banale limitarsi a parlare solo dei difensori: se tutti attaccano, si subiscono almeno tre reti a partita. L’equilibrio di una squadra è dato dall’insieme dei calciatori che compongono la squadra stessa.”

Siete migliorati tanto anche sui calci piazzati: non avete subìto neanche un gol da tiri da fermo…
“Sì, è vero. Credo sia un fatto dovuto alla concentrazione, nonché al fatto che il mister è molto bravo sotto questo punto di vista.”

Crede che la difesa a tre sia più consona alle caratteristiche dei difensori in rosa?
“No, secondo me se la difesa a tre fa meglio, è per la mentalità con cui ci difendiamo e perché così abbiamo un uomo in più che rispetto alla difesa a quattro riesce a coprire un eventuale buco. I giocatori che ha il Parma sono in grado di giocare sia con la difesa a tre che con quella a quattro.”

Sabato giocherete contro uno degli attacchi più temibili di tutta la Serie A…
“Ogni partita in Serie A ha la sua storia, ma giocare contro la Fiorentina non sarà né più semplice né più difficile rispetto ad una gara contro l’ultima in classifica. Abbiamo una nostra mentalità e la utilizzeremo anche contro la Fiorentina. Abbiamo già cominciato a studiare le caratteristiche dei viola, ed in settimana ci prepareremo al meglio.”

Crede che contro la squadra allenata da Prandelli in trasferta il Parma si potrà difendere meglio a tre o a quattro?
“Non lo so: dipende da tanti fattori, ma la scelta finale spetta all’allenatore, che ci studierà durante la settimana e alla fine metterà in campo la migliore formazione possibile.”

Si aspetta una Fiorentina distratta dalla sfida di Champions League che i viola affronteranno dopo tre giorni rispetto alla gara in programma sabato sera?
“No, per loro il campionato e la Coppa sono importanti allo stesso modo. Affronteranno una partita alla volta, così come facciamo noi.”

Il Parma finora ha fatto benissimo in generale, ma contro le grandi in trasferta i punti non sono arrivati…
“Quando si va in campi come il Franchi, la buona prestazione non basta. Credo quindi che non ci si debba accontentare, giocandosi la partita fino alla fine. Partendo con l’idea di fare solo una bella figura, inevitabilmente si porta a casa una sconfitta.”

Cos’è cambiato in questo Parma che adesso sta facendo così bene rispetto a due anni fa?
“Un’idea me la sono fatta: dopo la retrocessione, siamo diventati veramente un gruppo. Il campionato dell’anno scorso è servito a formare un gruppo vero. Andavamo a cena insieme tutte le settimane, cosa che facciamo ancora adesso, e sintomo di una mentalità vincente. Chi stava fuori guardava gli altri riscaldarsi, senza remare contro. Sono tutti segnali che hanno cementificato il gruppo. E’ stata brava la società a scremare il gruppo precedente, scegliendo la persona più che il giocatore ed inserendo per caratteristica i calciatori che mancavano, che peraltro sono anche ottime persone. Così si è formata l’alchimia giusta. La serenità del nostro lavoro è data dai risultati positivi.”
 
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view post Posted on 5/4/2010, 11:20
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GUIDOLIN POST-FIORENTINA: "ABBIAMO COSTRUITO PIU' DEI VIOLA"

Questo 4-4-2, 4-2-4 molto offensivo è possibile rivederlo dall’inizio?
“Il 4-2-4 si può anche riproporre, però bisogna che i quattro attaccanti facciano un lavoro molto intenso, anche in fase di non possesso palla. Bisogna avere degli attaccanti con delle caratteristiche particolari, tanto che quando li avevo ho giocato con questo modulo”.

Il Parma ha dimostrato che può lottare anche contro queste grandi squadre. L’Europa è ancora un traguardo possibile?
“Andiamo per gradi e analizziamo le partite che non siamo riusciti a vincere anche giocando bene. Se avessimo vinto oggi avremmo superato la Fiorentina e l’occhio avrebbe sicuramente raggiunto la zona Europa. Adesso un pensiero lo facciamo ancora ma con la nostra tranquillità e il nostro equilibrio. Intanto sarebbe importante mantenere già questa posizione in classifica, che ci vede alla pari del Bari, e se possibile migliorare qualcosa. Se facciamo un grande risultato a Napoli ci penseremo ma non sarà semplice: noi siamo il Parma, davanti abbiamo altre squadre che sono forti e hanno più punti di noi. Non è semplicissimo ma ci proveremo”.

Di conseguenza è ancora lecito sognare…
“Solo che quest’anno faccio fatica a portare il Parma in Europa. Alcune squadre neo-promosse hanno saputo costruirsi un campionato in serie A da protagoniste, il Parma lo ha fatto per quattro mesi e ha avuto un momento di buio. Il rammarico è stato che è durato due mesi, sarebbe stato sufficiente averne avuto uno solo. Allora avremmo due o tre punti in più in classifica, che farebbero bene e ci consentirebbero di sognare”.

Secondo me si è divertito a preparare questa partita, nonostante le difficoltà dovute alle assenze…
“Per me è una soddisfazione. Come diceva prima Prandelli quando a una squadra puoi chiedere qualsiasi cosa vuol dire che c’è feeling, sintonia. Ci sono delle annate e dei momenti che chiunque giochi fa bene, questo è importante. A me piace coinvolgere tutti e pensare che tutti possano dare il loro massimo per cercare di ottenere più risultati possibili. Adesso aspetto il gol di Hernan perché lo sento. Io sarei tanto contento che si sbloccasse, quanto la nostra gente, che cominciasse a fare gol perché è un ragazzo d’oro, veramente un professionista, un giocatore eccezionale e noi lo aiuteremo perché è importante per lui”.

Come ha trovato Bojinov, visto che è la seconda volta che fa bene?
“Bojinov è un animale da area di rigore, almeno questo è quello che sta facendo vedere quest’anno. Poi secondo me quando recupera tutte le sue risorse fisiche non avrà più problemi. Penso che possa tornare ad essere un attaccante moderno quale è, perché è ancora molto giovane. Per il momento devo dire che quando passa una palla lui c’è sempre e questo è importante”.
 
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Domy_Magno
view post Posted on 6/4/2010, 00:31




CITAZIONE (CapitanMorrone4 @ 5/4/2010, 12:20)
Come ha trovato Bojinov, visto che è la seconda volta che fa bene?
“Bojinov è un animale da area di rigore, almeno questo è quello che sta facendo vedere quest’anno. Poi secondo me quando recupera tutte le sue risorse fisiche non avrà più problemi. Penso che possa tornare ad essere un attaccante moderno quale è, perché è ancora molto giovane. Per il momento devo dire che quando passa una palla lui c’è sempre e questo è importante”.

Guidolin ha ragione ed io aggiungo che se il Parma lo renderà suo a tutti gli effetti, il bulgaro il prossimo anno sarà ancor più determinante.
 
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view post Posted on 7/4/2010, 15:23
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GUIDOLIN: "IL LAVORO FATTO CI STA PREMIANDO"

Mister Guidolin, al di là del gol segnato cosa le è piaciuto di più del Parma?
"Mi sono piaciuti molto i primi venti minuti del primo tempo in cui, con un altro modulo, abbiamo preso possesso della metà campo e dopo venti secondi avevamo già un esterno come castellini ad un metro dalla porta. Questo anche per dire che conta la mentalità e non tanto il numero di attaccanti schierati. Mi è piaciuto molto il nostro approccio alla partita, la nostra mentalità. Meno la fase di concretizzazione, temevo il loro contropiede e infatti ci hanno infilato. Per altro sul gol c'era un clamoroso fallo di De Silvestri su Castellini. Buono anche l'impeto con cu la squadra ha cercato il pari, i ragazzi sapevano di non meritare una sconfitta. Lo abbiamo trovato con uno schieramento un po' illogico e non tanto per il numero di attaccanti ma per i due centrocampisti impiegati. Abbiamo comunque mantenuto un certo equilibrio".

Grande sacrificio degli attaccanti, che spesso aiutavano in fase difensiva.
"E' vero, questo è un altro dei meriti dei ragazzi. Non si danno per vinti e lottano fino alla fine. C'è partecipazione corale, è questo quello che emerge in questo momento. Il lavoro fatto ci sta premiando. Inoltre la squadra può giocare in più modi e questo, dal punto di vista professionale, mi inorgoglisce".

Modestia a parte, credo che un giocatore, dopo aver lavorato, con lei ne esca migliorato?
"Posso rispondere dicendo che riesco ad accorgermi del lavoro che hanno fatto con gli allenatori precedenti. Se poi il ragazzo è intelligente, curioso e vivace mentalmente, credo che qualcosa resti".

Lei in carriera è sempre riuscito a formare gruppi duttili o in passato ha preferito usare moduli consolidati?
"Non è sempre stato così in passato, è stata un'evoluzione della mia carriera. Io sono nato con il 4-4-2 e l'ho portato avanti per un po' di anni. Poi mi sono accorto che questo modulo funzionava perché molte squadre giocavano ancora ad uomo. Per questo ho differenziato il lavoro dei due attaccanti, utilizzandone uno come punta e l'altro più arretrato tra le linea e sono passato al 4-2-3-1, che non ho mai pubblicizzato molto. Ma non ho mai badato molto a queste cose, lo chiamavo 4-5-1".

Le sarebbe piaciuto che il suo nome fosse legato ad un modulo?
"Non è questione di rimanere legati ad un modulo e diventare per questo più famosi. Si tratta di aver introdotto qualcosa di nuovo. In questo senso sì, la cosa mi sarebbe piaciuta molto".

Nel calcio di oggi non potrebbe essere proprio la duttilità la vera novità?
"Potrebbe esserlo. Se si trova un sistema efficace, gli automatismi migliorano, ma si diventa prevedibili. Se si è duttili il discorso è inverso. E' tutto un equilibrio da mettere sui piatti della bilancia".

Facciamo il punto della situazione sugli infortunati: ci sono novità su Paloschi, Dzemaili e Paci?
"Su Paci non ci sono novità. nel senso che la cosa non sarà lunga, ma un po' dolorosa. Dzemaili migliora di giorno in giorno, lavora con noi e adesso deve ritrovare la condizione. Alberto progredisce ed ha cominciato a lavorare fuori insieme agli altri, ma non è ancora pronto".

Potremo rivederlo prima del finale di stagione?
"Spero di sì, ma ci vuole pazienza. Non possiamo rischiarlo proprio in questo momento".

E' sbagliato dire che lei sta già lavorando per la prossima stagione?
"No. Ogni settimana che passa possiamo dimostrare quello che siamo in grado di fare. Per affrontare i prossimi avversari in calendario, dobbiamo essere stimolati almeno quanto loro. Fino ad ora mi sembra che la tenuta mentale della squadra sia molto positiva. Poi adesso possiamo lavorare appunto sulle varianti per il futuro".

In quest'ottica quanto sarà importante per l'anno prossimo su un nucleo di giocatori stabile?
"Sarà così, perché un gruppo importante resterà. Il passaggio delicato e pericoloso è stato l'inizio di stagione in cui abbiamo cambiato molto ed avevamo molte incognite, adesso ne abbiamo meno e questo dimostra che col tempo e col una giusta programmazione si può migliorare".

Sabato Lanzafame è stato tra i più positivi. Che bilancio fa della sua stagione? Cosa era successo in quei due mesi dopo le voci di mercato in cui ha giocato meno?
"Giudico molto positiva la stagione di Davide, come quella degli altri giocatori. E' merito di tutti se abbiamo fatto bene. Lanzafame è sempre stato utile, quando è stato fuori non ha creato nessun tipo di problema continuando ad allenarsi con serietà. E' secondo me un giocatore che può cambiare la partita perché ha vivacità e colpi. Abbiamo fatto tanti punti con Lanzafame. In quei due mesi tutti abbiamo fatto male o meno bene. Nel suo caso credo che lo abbiano disturbato anche le voci di mercato. Adesso, come gli altri, sta bene".

Pensando alla sfida di sabato con il Napoli, all'andata al Tardini il Napoli ha giocato molto bene e forse meritava di vincere. Secondo lei quali sono i fattori che lo hanno reso così ostico?
"Sono d'accordo con lei quando dice che il Napoli è stato la squadra che ha fatto più impressione tra quelle che sono venute al Tardini. Quel giorno probabilmente meritavano qualcosa in più. Credo che la cosa sia dovuta agli investimenti importanti che hanno fatto. La differenza poi la fanno i giocatori importanti. Poi c'è il lavoro di Mazzarri, un tecnico molto preparato".

Storicamente il San Paolo ha regalato pochi punti al Parma ed è anche uno stadio che si fa sentire molto. Quanto conterà però l'entusiasmo del Parma?
"L'ambiente sarà caldissimo anche per l'obiettivo per cui stanno lottando. Dobbiamo essere bravi ad affrontare la bolgia che ci aspetterà".

Il momento positivo attuale deriva più dai risultati che arrivano o dal brutto periodo passato?
"Forse le esperienze negative insegnano più delle positive. Ci ricordiamo dei due mesi brutti che abbiamo passato e non vogliamo ricascarci. Se quel periodo fosse durato meno, chissà adesso di cosa staremmo parlando. Ma direi che il bel momento è anche dovuto alla fiducia che si somma ad altra fiducia. Infine credo che molto conti anche la condizione fisica. Stiamo molto bene e quindi vogliamo giocarci il finale di stagione per toglierci delle belle soddisfazioni".
 
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view post Posted on 8/4/2010, 18:09
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MIRANTE: QUEST'ANNO BUON PUNTO DI PARTENZA


Antonio Mirante, il Napoli è una realtà che lei conosce bene, date le sue origini…
“Sì, il Napoli è una società che ha un progetto ambizioso, ed una squadra che sta facendo molto bene. Hanno valori importanti e la continuità di risultati che hanno acquisito, fa sognare un posto in Champions League. Anche se non lo dicono chiaramente che il loro obiettivo è quello, i giocatori del Napoli sono soltanto a due punti dal Palermo, quindi per loro vincere contro di noi, un giorno prima rispetto agli avversari, magari metterebbe un po’ di pressione alle squadre che precedono i partenopei sopra in classifica. Sarà un appuntamento importante per loro, ma lo sarà anche per noi, perché abbiamo voglia di continuare a fare bene, a dimostrare questa crescita che abbiamo ottenuto negli ultimi due mesi e che ci ha portato a fare una striscia di risultati molto positiva. Sarà importante l’approccio alla gara, perché sappiamo l’ambiente che troveremo al San Paolo.”

Anche perché proprio il pubblico potrebbe essere l’arma in più del Napoli…
“Sì, è vero. Potrebbe essere uno stimolo anche per noi, però. Giocare fuori casa contro 60 mila spettatori può caricare anche noi. Dovrà essere così, e noi non dovremo avere nessun timore, anzi dovremo mettere sul campo il coraggio che abbiamo sempre avuto in questa stagione.”

Per un portiere in particolare, non ci si potrà assolutamente far distrarre dall’ambiente…
“Sarà soltanto una questione di impatto, poi dopo un portiere si isola da tutto quello che è all’esterno, come sempre. E’ questa la cosa più importante per un portiere: avere la concentrazione al massimo per tutti i 90 minuti.”

Il Napoli è una squadra di primo livello, con un attacco fortissimo…
“Gli attaccanti del Napoli sono tutti forti; poi ultimante hanno cambiato anche le posizioni in campo. Contro la Juventus, per esempio, ha giocato Lavezzi centrale e Quagliarella a sinistra: questo fa capire la loro duttilità e la loto bravura. Però io credo che adesso il Napoli abbia soprattutto un’organizzazione importante: subiscono pochi gol, sono una squadra che cerca di imporre sempre il proprio gioco, e queste prerogative l’hanno portato a fare quei risultati che adesso determinano la loro posizione di classifica. Il Napoli è una squadra forte, ma noi non abbiamo paura, anzi sono sfide che possono stimolare le squadre cha vanno a giocare in questi stadi.”

Potrebbe ripetersi in canovacci di Parma-Fiorentina, in cui erano i viola quelli obbligati a vincere?
“Alla fine della gara contro la Fiorentina, dopo quella prestazione, forse meritavamo più di un punto. Non vorrei che si confondesse la nostra buona prestazione con il fatto che le squadre che ci affrontano hanno tutto da perdere e noi no. Così si sbaglia approccio alle gare, anche se penso che questo sia solo un pensiero esterno alla squadra. Noi sappiamo che non è così, che anche noi abbiamo qualcosa da perdere e perciò non possiamo assolutamente andare a giocare con la testa rilassata.”

La concentrazione sarà altissima?
“Sarà quella delle grandi occasioni, quella delle sfide clou, perché affronteremo una squadra di prim’ordine. Dovremo essere bravi a mantenere costante la concentrazione dimostrata in questi ultimi due mesi.”

Se potesse togliere al Napoli un giocatore, per non fargli disputare la gara contro il Parma, chi toglierebbe?
“Ne toglierei più di uno, però credo che Hamsik in questo momento sia il loro valore aggiunto, così come Quagliarella e Lavezzi. Sono tutti e tre giocatori che possono creare una palla gol dal nulla, come hanno dimostrato contro la Juventus o in altre occasioni. Non ce n’è uno in particolare, però penso che Hamsik sia uno dei centrocampisti avanzati più forte d’Italia.”

All’andata avevate sofferto abbastanza…
“E’ vero, soprattutto nel primo tempo; nella seconda frazione di gioco siamo riusciti a saltaci fuori con il cuore e la determinazione che sono le nostre armi più importanti.”

In che squadra è il futuro prossimo di Antonio Mirante?
“Io mi auguro al Parma, come ho già detto tante altre volte. Purtroppo la mia situazione contrattuale al momento mi vede in comproprietà tra Juventus e Sampdoria, e sono qui a Parma soltanto in prestito. Perciò è un situazione legata alla società: io ho espresso il mio desiderio e la mia volontà; poi i dirigenti, se vorranno come io spero, faranno di tutto per lasciarmi a Parma anche l’anno prossimo.”

Crede che una delle due società titolare del cartellino possa richiamarla alla base già a giugno?
“Non lo so, ma è prematuro parlarne adesso. Non conosco i pensieri delle due società, conosco solo la mia volontà, che è quella di rimanere qui. Il Parma non credo abbia bisogno di consigli, saprà cosa fare.”

Questa sua situazione è abbastanza comune all’interno dello spogliatoio, perché tra prestiti e comproprietà ci sono da definire anche i casi di Lanzafame, Biabiany, Bojinov, Galloppa… Pensa che in qualche modo qualcuno possa essere condizionato da questa situazione?
“Non credo, anche perché a parte Galoppa che è in comproprietà e che viene da due campionati da titolare in cui ha già dimostrato qualcosa, siamo tutti ragazzi come me, che venivo da due anni in cui non giocavo alla Samp, o Lanzafame che veniva da un anno particolare in cui aveva giocato poco tra Palermo e Bari, o Biabiany che era in Serie B. Sono tutti casi particolari, su cui però il Parma ha scommesso singolarmente ad inizio stagione ed in cui ha creduto. Adesso, parlando del mio caso per lo meno, credo che dobbiamo un po’ di riconoscenza a questa società che ha scommesso su di noi e che ci ha fatto giocare in Serie A, perché poi le prestazioni hanno consentito di avere un po’ di fiducia in più man mano che si andava avanti e di conquistare gli scettici che all’inizio dubitavano di noi. Però io credo che la fiducia vada conquistata sul campo.”

Che voto dà alla sua stagione?
“Io mi aspettavo una stagione positiva, mia e di tutti i miei compagni. Per essere una squadra neopromossa abbiamo fatto tanto quest’anno: ci siamo salvati a dieci giornate dalla fine ed abbiamo avuto un cammino costante, tolte le nove giornate in cui abbiamo raccolto pochissimo. Però era solo un fatto legato ai risultati, perché delle nove partite ne abbiamo sbagliate soltanto due o tre. Nelle altre abbiamo pagato a caro prezzo le ingenuità commesse. Perciò credo che quest’anno sia un buon punto di partenza per noi.”
 
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view post Posted on 14/4/2010, 18:17
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GUIDOLIN: ADESSO SIAMO AMBIZIOSI


FrancescoGuidolin, stasera sarà spettatore interessato di Fiorentina-Inter?
"Sarò spettatore interessato per il fatto che è una bella semifinale di Coppa Italia tra due bellissime squadre. Se si riferisce al fatto del posto in Europa League che si libererebbe, anche per quello guarderò la sfida. Spero di godermi un bello spettacolo, ma sono tranquillo" (la partita è stata vinta dall'Inter, quindi il settimo posto in campionato varrà l'accesso all'Europa League, ndr).

Per quanto riguarda la partita di Napoli, sembra che la squadra creda in qualcosa di più che la salvezza...
"Sì, il Parma non è tranquillo per il primo obiettivo raggiunto. Il Parma, dai ragazzi a tutto lo staff, è ambizioso nel cercare di arrivare il più in alto possibile. Sappiamo che la tranquillità non è una compagnia sempre positiva. Noi lavoriamo sodo, stiamo bene fisicamente e mentalmente. Francamente non vedo un atteggiamento diverso da parte dei miei giocatori, rispetto a come abbiamo sempre preparato le nostre partite. L'impegno è sempre lo stesso, è come se non fosse successo niente. Vogliamo fare qualcosa in più".

C'è una partita tra le vittorie con Fiorentina, Milan e Napoli a cui è particolarmente legato?
"No, io sono più contento nel fare un bilancio della stagione. Mi riferisco in particolare alla decima vittoria esterna che conseguiamo dal 30 settembre 2008, giorno in cui sono arrivato. Siccome prima questa squadra non era così arrembante in trasferta, venendo da un recente passato in cui le vittorie esterne erano davvero poche, direi che questo è motivo di grande soddisfazione. Inoltre ci sono stati anche pareggi importanti contro squadre difficile: a Genova, a Udine, a Bari dove abbiamo disputato ottime gare. Se anche nelle prossime trasferte riusciremo a far bene, vorrà dire che avremmo cambiato un modo di affrontare le gare. Quindi sono soddisfatto non tanto di una gara, quanto di questo cambio di mentalità".

Tempo fa aveva paragonato il suo Palermo al Werder Brama, a che squadra si può paragonare invece il suo Parma?
"Ci dovrei pensare. E' però la squadra che più delle altre che ho allenato, può cambiare il modo di stare in campo senza scompensi. E' una caratteristica di questo gruppo che mi piace sottolineare".

Inizia questa settimana sapendo già di non poter contare su Valiani e Biabiany. Pensa invece di riuscire a recuperare Dzemaili?
"Ho l'impressione che faremo fatica a recuperare anche Morrone, oltre a Dzemaili. Blerim sta progredendo di giorno in giorno, ma gli manca il ritmo partita. Un partita con la Primavera potrebbe aiutarlo, ma non posso rischiarlo con la rosa così limitata. Oggi cominciamo la settimana, dovremo lavorare su questi problemi. Ci aspetta un avversario forte e difficile e dovremo farci trovar pronti. Per quanto riguarda Morrone, mi arrivano notizie che mi dicono che dovremo aspettare ancora un po' prima di tornare a vederlo al top".

Queste defezioni limitano le sue scelte?
"Ormai siamo arrivati a fine stagione, ma in certi momenti non si ha la possibilità di scegliere. Non mi lamento e lavoro per cercare di ottenere il meglio dai giocatori che ho a disposizione".

In una trasmissione televisiva, Ghirardi ha detto che vorrebbe una vittoria contro il Genoa, anche alla luce di quello che era successo nel dopo partita dell'andata. Questo potrà avere riflessi sulla sua squadra?
"Non voglio alimentare vecchie polemiche. Ci teniamo a far bene, e che la prima parola di stimolo venga dal presidente, non ci può far altro che piacere. In questi momenti, la determinazione e la voglia sono fondamentali. Mi auguro che ci sia uno stadio pieno e soprattutto che noi saremo in grado di scaldarlo. Le nostra gente ci ha sempre aiutato e quando ne avevamo bisogno ci hanno mostrato il loro calore. E' una partita che sentiamo".

Sempre ieri sera, Ghirardi ha parlato anche di lei, dicendo che Guidolin resterà a Parma nonostante le voci che lo vogliono lontano da qui...
"Lo ringrazio. Le cose che ho letto sui quotidiani in quest'ultimo periodo non hanno nessun fondamento di verità. Se si riferisce alle voci che mi vedrebbero al Verona, le posso dire che nonostante io sia molto legato a quella città, non c'è niente di concreto".

Quale delle prossime cinque partite la preoccupa di più?
"Quella di domenica prossima con il Genoa".

Luca Antonelli è un giovane che sembra aver fatto molti progressi. Quanto è cresciuto e qual'è il potenziale del ragazzo?
"Luca è un bravo ragazzo, educato. Soprattutto nell'ultima stagione è cresciuto davvero tanto. Non so dove possa arrivare perché è molto giovane e inesperto. Si vede però che acquisisce in personalità gara dopo gara. E' anche molto duttile, può giocare alto a sinistra nel 4-4-2, da terzino o da mezz'ala sinistra. Personalmente però lo vedo meglio come attaccante, perché è un ragazzo molto furbo e veloce, bravo negli assist e anche nel tiro. Può fare molto male agli avversari. Questo è sintomo di intelligenza e applicazione. E' un ragazzo da seguire con attenzione".




DZEMAILI: PRONTO AD AIUTARE LA SQUADRA


Blerim Dzemaili, domanda obbligata: come sta?
"Mi sento bene. Sto lavorando insieme ai compagni per cercare di ritrovare un po' di condizione fisica. Posso dire che giorno dopo giorno mi sento meglio e sono pronto per rientrare".

Andare in panchina sabato scorso che cosa ha significato per lei?
"Era importante per me essere in panchina già contro il Napoli. E' normale che il mister non si senta ancora di farmi giocare, però io adesso mi sento a disposizione e vorrei essere in squadra già domenica prossima. Devo solo ritrovare un po' esplosività, ma per questo occorre giocare".

Cosa pensa di poter dare in queste ultime partite alla squadra?
"Quello che ho dato fino al giorno del mio infortunio e aiutare la squadra a raggiungere l'Europa, che adesso è il nostro nuovo obiettivo. Ce la possiamo fare e per me queste ultime cinque partite sono importanti anche in chiave mondiale. Non ho ancora perso la speranza di essere convocato, anche se l'infortunio è stata una cosa che non ci voleva".

Napoli e Genoa erano due scontri diretti per capire se il Parma poteva raggiungere l'Europa League. Il primo è andato bene, adesso c'è il Genoa.
"Anche la partita con la Fiorentina era uno scontro diretto. Noi siamo in vantaggio con tutte le nostre rivali, in particolare se riusciremo a battere il Genoa. Se domenica non otterremo un risultato, la vittoria di Napoli non sarà servita a niente. Il Genoa è una squadra a cui piace giocare a calcio, ma se saremo bravi a bloccarli e a mettere in campo le nostre qualità non dovremo aver paura".

In queste settimane che è stato costretto a vedere il Parma da fuori, qual'è stato a suo avviso il fattore che ha permesso alla squadra di uscire dalla crisi?
"Io credo che ogni squadra debba attraversare un momento difficile, la Sampdoria e adesso il Cagliari, lo dimostrano. Noi abbiamo iniziato fortissimo ed un calo ci poteva stare. Il segreto è l'unione del gruppo. Stiamo bene assieme e venirsi ad allenare è un piacere, un divertimento. Poi il mister ci mette bene in campo e tanti meriti sono suoi".

Teme un'incompatibilità con Jimenez?
"Siamo 5 o 6 centrocampisti, ognuno ha la caratteristica di ricoprire diversi ruoli. Sono contento che nelle ultime partite abbia fatto bene, perché anche lui ha passato un momento difficile. Adesso l'importante è mettersi a disposizione della squadra, pronto ad appoggiare le scelte del mister. E comunque io e Jimenez siamo giocatori diversi e non ci sono problemi per giocare insieme".

Quale delle avversarie in lotta per l'Europa League teme di più?
"La Fiorentina, adesso che può pensare solo al campionato, sarà la formazione da tenere d'occhio più delle altre. Però può darsi che il Napoli si riprenda o che il Genoa finisca bene la stagione. Dipenderà molto dalla condizione fisica, chi sta meglio ha più possibilità".

Che clima si respire nello spogliatoio, visti i battibecchi dell'andata?
"A noi queste cose non interessano. Noi scendiamo in campo per giocare a calcio. La squadra adesso è più ambiziosa e si vuole giuocare l'Europa League fino alla fina. E' un palcoscenico su cui molti di noi non si sono ancora affacciati ed è uno stimolo che ci carica molto".

L'anno prossimo sarà a Parma?
"Nella prossima stagione io passerò in comproprietà al Parma e sono molto contento".
 
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Gialloblu Fire
view post Posted on 16/4/2010, 11:51




Bella Capitan ti becco anche qua :lol:
 
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view post Posted on 16/4/2010, 12:09

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Io credo che il Parma andrà in europa league... questo sarà il massimo, per i gialloblu, coronamento di una stagione spettacolare
 
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view post Posted on 17/4/2010, 09:49
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CITAZIONE (Gialloblu Fire @ 16/4/2010, 12:51)
Bella Capitan ti becco anche qua :lol:

Noooo pure qua?? Bastaaa :lol: :lol: :lol:

CITAZIONE (Lampard™ @ 16/4/2010, 13:09)
Io credo che il Parma andrà in europa league... questo sarà il massimo, per i gialloblu, coronamento di una stagione spettacolare

Sarebbe stupendo, ma sarà dura.. il Napoli ha 3 punti di vantaggio, che a questo punto non sono pochi, e il nostro calendario non è dei migliori... e non dimentichiamoci della Fiorentina, che di certo non si darà per vinta fino alla fine. Sarà una lotta a 3.
 
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view post Posted on 12/5/2010, 12:21
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GHIRARDI CONFERMA L'ADDIO DI GUIDOLIN

Dopo le molte congetture e le dichiarazioni ambigue delle ultime settimane, è arrivata la conferma: Guidolin non sarà più l'allenatore del Parma nel 2010/2011. Ad annunciarlo è lo stesso presidente Ghirardi, che si dice "un po' deluso, perchè con lui c'era un programma a lungo termine che francamente pensavo di continuare". La cosa non è ancora formalmente decisa, ma di fatto sembra molto improbabile che il tecnico veneto possa fare marcia indietro, come afferma Ghirardi: "Ne parleremo quando il campionato sarà finito, ma, è vero, ci siamo incontrati. Fino a qualche settimana fa pensavo non ci fossero problemi e invece adesso qualche problema c'è. Non era nostra volontà cambiare l'allenatore ma il nostro tecnico ha ricevuto delle proposte e le sta valutando". Le proposte di cui si parla, si capisce, provengono dall'Udinese. Per Guidolin si tratterebbe dunque di un ritorno in quella stessa città da cui si era lasciato abbastanza malamente a causa di trattative con un club spagnolo che avevano fatto risentire i Pozzo. La storia sembra ripetersi.

La conferma che si tratta proprio dell'Udinese è arrivata da Leonardi un paio di giorni fa, quando ha dichiarato risentito: "Se c'ero io quello che succede e che succederà non sarebbe accaduto. All'Udinese dedicherò un capitolo più avanti quando e se succede quello che mi immagino". Ciò che è certo, comunque, è che questo divorzio avverrà per volontà di Guidolin, e non della società: "Con Guidolin ieri mi sono anche abbracciato dopo la vittoria - dichiarava Leonardi lunedì -. Mi scoccia chi vuol far passare una cosa per un'altra, chi dice che sono io a forzare la volontà affinché Guidolin vada via. Perché la sua, se avverrà, è una scelta professionale: rispetto l'uomo e anche i risultati che si sono fatti insieme. Però siccome non è una scelta mia e siccome qualcuno vuol far passare che è tutto strategico, io mi devo difendere".

Sicuramente questo può rappresentare un duro colpo per la società dia Viale Partigiani d'Italia, che aveva già cominciato a progettare la prossima stagione insieme al tecnico, e che intendeva dare continuità ad un progetto iniziato l'estate scorsa con l'arrivo di Leonardi. Non lo nasconde lo stesso dg: ""Io ho sempre impostato le mie società sulla programmazione. Ora devo rientrare, e non per colpa mia, nella logica della precarietà", ma Ghirardi si dice comunque ottimista per il futuro, poichè, dice, "al primo anno di serie A dopo la promozione arrivare tra le prime dieci mi da grande serenità e lavoreremo bene".

Ora naturalmente cominciano le varie ipotesi su chi potrebbe essere il sostituto di Guidolin. In pole sembra esserci sempre Marino, che con Leonardi aveva stabilito un ottimo rapporto a Udine e che ha già annunciato il proprio addio alla società friulana. Ma, come ha sottolineato Ghirardi, "tra i papabili non c'è solo lui, analizziamo la situazione e valutiamo tutte le alternative." Nei giorni scorsi si era parlato anche di Allegri, soluzione certamente gradita alla dirigenza e ai tifosi gialloblù, ma per l'ex allenatore del Cagliari si sta prospettando negli ultimi giorni l'ipotesi Milan, di certo più allettante dal punto di vista economico e professionale. Un altro nome che era stato fatto è quello di Sensini, che a Parma ha giocato per diversi anni, e che allena attualmente gli argentini del Newell's Old Boys.
Non è da escludere però che alla fine arrivi qualcuno che non è mai stato nominato: Leonardi infatti è solito agire in silenzio e senza farsi pubblicità, e spesso riserva colpi di scena.

A margine Ghirardi ha parlato del mercato, confermando che con tutta probabilità le comproprietà di Mariga e Biabiany, essendo "fresche" di gennaio, saranno rinnovate con l'Inter. Diverso invece il discorso per Bojinov e per Lanzafame: per entrambi si sta lavorando al riscatto, essendo in prestito secco, e per il secondo il Palermo avrebbe chiesto 4,5 milioni per la comproprietà, mentre il Parma ne avrebbe offerti 2,5. E' da vedere dunque se si riuscirà a trovare un accordo, e non è da escludere che il Parma decida di rivolgere le sue attenzioni sulla metà bianconera del giocatore.


CapitanMorrone4
 
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Domy_Magno
view post Posted on 12/5/2010, 13:50




Peccato perdere Guidolin, è un ottimo allenatore. Sarà difficile ora trovarne uno dello stesso livello.
 
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19 replies since 8/9/2009, 20:34   146 views
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