GIUSEPPE 1989 |
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| Beckenbauer esalta l'azzurro, re della notte nel party del Bayern.Supplementari; gol (due); trionfo (il primo con i club); premiazione. Niente, rispetto al seguito: una notte ad alta intensità per Luca Toni, finita alle 3.19, con l'uscita dal palazzo berlinese dello sponsor che aveva organizzato il party del Bayern, in qualsiasi caso. Avesse perso, sai che gioia. «Ma quando si vince è giusto far festa» racconta l'attaccante, al tavolo con il suo mondo accanto: la fidanzata Marta e gli amici/collaboratori più stretti. Toni ha svolto ogni tipo di esercizio. Corsa: ore 23.36, ancora con la maglietta celebrativa addosso, fuga dallo spogliatoio per recarsi a una sorta di Domenica Sportiva tedesca, dove è entrato con la coppa e si è preso la benedizione di Kahn: «Luca ha un'energia positiva, retaggio del Mondiale: può diventare il leader del Bayern al mio posto». Tecnica, ore 0.05, in studio: ripasso con il pallone. Su un pannello è disegnata una porta di calcio, con due buchi all'angolo basso e all'incrocio: vanno infilati. L'italiano fa due centri su sei, ma uno viene annullato perché doveva tirare rasoterra e non al cerchio alto. «E' la prima volta che mi annullano una rete in salotto». Piegamenti, dalle 1.30 in poi: la processione al tavolo per chiedere una foto non si placa; su e giù dalla sedia, centinaia di volte. Sollevamento pesi, ore 2.20: la coppa da 6,25 kg viene issata ripetutamente per i fotografi. «Questo stadio mi porta davvero fortuna: nello spogliatoio alla vigilia ho scelto lo stesso armadietto della finale mondiale. Ho rivinto». Ma la prova più dura è tenere un profilo discreto, mentre attorno volano gli elogi. Franz Beckenbauer, numero uno del Bayern: «E' un centravanti perfetto. Ed è nostro».
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