INTERVISTE A 360°, Tutto quello che vuoi sapere

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Boston_St3ff
view post Posted on 7/9/2009, 20:06




Diego e il paradiso Juve
"Possiamo vincere tutto"

Il brasiliano è entusiasta di vestire la maglia bianconera: "Per me giocare qui è un onore. Non mi accontento del campionato, voglio trascinare la squadra anche in Champions". Su Del Piero: "Sono certo che in campo ci capiremo al volo"

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MILANO, 7 settembre 2009 - La partenza bruciante della Juventus in campionato ha soprattutto un nome, Diego Ribas da Cunha. I tifosi bianconeri sognano una nuova era e il fantasista brasiliano è pronto a guidare la Juventus a quei traguardi che mancano ormai da troppo tempo. "La verità - dice Diego in un'intervista al magazine spagnolo 'Don Balon' - è che non mi aspettavo che il mio arrivo suscitasse tanto entusiasmo e devo ammettere che si tratta di una sensazione molto piacevole, so che ora devo ricambiare tutto questo affetto sul campo. Spero che, con gol e buon calcio, i tifosi della Juve possano essere soddisfatti di me". Diego, dal canto suo, non poteva chiedere una destinazione migliore di quella bianconera. "Per me far parte di questo club è come un sogno che diventa realtà - ammette - Sono molto orgoglioso di quello che ho fatto e spero che tutti uniti, giocatori e tifosi, riusciremo a fare grandi cose. Abbiamo una rosa con tanta qualità anche se poi tutto dipenderà da quello che faremo in campo. Io ho molto entusiasmo e sono fiducioso per questa stagione".

JUVE CARIOCA E grande fiducia si respira anche nell'ambiente bianconero. Il suo acquisto e quello di Felipe Melo sembrano aver dato nuovo vigore alla Vecchia Signora, da tutti indicata come la principale antagonista della corazzata Inter che insegue il quinto scudetto consecutivo. "Non ci sono dubbi che con gli arrivi del sottoscritto e di Felipe Melo la Juventus avrà un potenziale di gran lunga maggiore rispetto a prima - sottolinea Diego - anche se senza di noi la rosa sarebbe ugualmente importante. Sia io che Melo siamo giocatori che combiniamo fantasia e contribuiremo anche con la nostra mentalità vincente".

SU DEL PIERO Fin qui l'ex Werder Brema ha giocato alle spalle di Iaquinta e Amauri ma non vede l'ora di dialogare sul terreno di gioco con Alessandro Del Piero. "Per me è un grande onore giocare nella stessa squadra di Del Piero, è un calciatore eccellente con il quale, sono sicuro, ci capiremo sul campo. Ho avuto anche un buon impatto con Trezeguet e Iaquinta, tutti insieme faremo grandi cose. Bisogna tenere conto del fatto che la società ha investito molti soldi sul mercato per cui è logico che ci si aspetti dei risultati - conclude - Io, personalmente, sono talmente ambizioso che non mi accontento di giocare il campionato e la coppa Italia, aspiro ai successi più importanti con questa maglia e voglio giocare un ruolo importante anche nel nostro cammino in Champions".
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 21/9/2009, 22:37




Buffon: «A Genova la Juve deve dare un segnale»

«Giovedì ci attende un match importante per crescere di convinzione. I rossoblù sono pericolosi e in casa hanno un ambiente molto caldo»

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TORINO, 21 settembre - Sulle sue parate si sta costruendo un inizio da schiacciasassi: la Juventus continua a vincere e sa di poter contare su un Buffon in forma smagliante che con i suoi interventi sta trascinando sia i bianconeri che la Nazionale di Lippi.

DIAMO UN SEGNALE - Per la Juve ora c'è la sfida fuori casa contro il Genoa, la squadra per cui il portierone non ha mai nascosto una simpatia personale, e Gigi ha presentato la situazione sul suo sito ufficiale www.gianluigibuffon.com. «Giovedì ci attende un match importante, non tanto per i punti in palio, perché siamo solo all’inizio del campionato, ma perché dovrà dare un segnale a noi stessi. A Genova dovremo offrire una prova convincente e vincere per far crescere ancora l’autostima e la convinzione nei nostri mezzi».

OCCHIO AL GENOA - «Il Genoa è un’ottima squadra ed è molto temibile, soprattutto quando è in casa perché gioca in uno stadio fantastico e ha un pubblico caldo in grado di spingere i giocatori a gettare il cuore oltre l’ostacolo. L’ambiente circostante potrebbe costituire un problema in più per noi. Da cercare di superare grazie alla nostra maggiore esperienza maturata in campo europeo. Dovremo quindi essere bravi a non farci intimidire dal calore della gente. Troveremo una squadra reduce dalla prima sconfitta in campionato. Il Chievo aveva fatto un’ottima partita contro la Lazio e non avrebbe meritato di perdere e anche con noi, alla prima giornata, aveva fatto un’ottima figura».
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 27/9/2009, 10:49




Ferrara: "Ripetere Genova"
Tornano Diego e Del Piero

Il tecnico della Juventus si concentra sulla partita col Bologna: "Si chiuderanno, noi per vincere dovremo giocare come a Marassi. Poi penseremo al Bayern". Tra i convocati si rivedono i due campioni: "Vedrò se e come impiegarli, soprattutto il capitano è fermo da tempo"

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VINOVO (To), 26 settembre 2009 - C'è una Juve arrabbiata. Quella che non ha digerito i gol subiti a Genova, i due fuorigioco dubbi e il primo posto in classifica insieme all'Inter . E' una Juve che non ci sta a pareggiare, nemmeno su un campo difficile come quello del Genoa. La stessa che ha voglia di rifarsi subito contro il Bologna e non vede l'ora di giocarsi la Champions contro il Bayern. La Juve di Ferrara è fatta così.

RABBIA "Ho visto i miei calciatori molto arrabbiati dopo Genova. E' un bel segnale, al di là degli episodi. C'era la consapevolezza che avremmo potuto vincere. Eravamo delusi per il risultato ma tutto ciò dovrà essere trasformato in energia positiva nella prossima partita. Gli episodi sono difficili da giudicare, noi non abbiamo calcato la mano. Ma ci farebbe piacere che quando capiterà un vantaggio per noi si facesse altrettanto. Un esempio: si è parlato moltissimo del gol annullato alla Lazio contro di noi. Ma non voglio fare polemiche, meglio mettere da parte Genova. Ci sono stati due episodi sfavorevoli, non credo che le nostre lamentele siano state esagerate. Non ci facciamo condizionare da queste cose, dobbiamo continuare a giocare con la stessa intensità vista in campo contro il Genoa".

RIENTRI "Voglio 11 giocatori che possano garantire di spingere al massimo. Valuterò fino all'ultimo, ci vuole cautela. Stiamo risolvendo la situazione infortuni, è un aspetto positivo. Diego è recuperato in pieno. Se gioca dall'inizio? Dipende. Qualcosa cambierò. Il modulo? Lo so ma non lo dico. Del Piero è fermo da più tempo di Diego. Se farà il suo debutto stagionale? Dipende da tante cose. Devo valutare gli svantaggi e i vantaggi. Nessun giocatore vuole stare lontano dal campo, compreso Del Piero. Ha motivazioni e voglia di dare una mano ma ci vuole prudenza".

BOLOGNA
"Non ho mai visto partite facili. Massimo rispetto per gli avversari. Stanchezza? Ci può essere sempre, in particolare dopo la sfida contro il Genoa. Dovrò valutare e gestire anche questo. Il modo migliore per prepararsi al Bayern è battere il Bologna. Zalayeta e Di Vaio sono due grandissimi pericoli. Una coppia che si integra bene. Li conosciamo benissimo. Ci aspettiamo che Bologna si chiuda e riparta, dobbiamo essere perfetti in difesa".

ESPULSIONI "Materazzi dice che Melo andava espulso? Non vorrei alimentare polemiche. Materazzi lo conosco, preferisco non rispondere alle sue dichiarazioni. A Melo ho detto di fare attenzione, spero che le partite della Juve finiscano sempre in 11. Maddaloni andava espulso? Sì, se l'arbitro l'ha sentito. Mi mancherà domani".

TREZEGUET "Sono molto contento di ciò che sta facendo. Si sta allenando bene e con l'umore giusto. Ha dato tantissimo, ha risolto la partita, è un giocatore che farebbe piacere a qualsiasi allenatore. Amauri? Sta attraversando un periodo di difficoltà sotto porta, ma io non mi faccio condizionare da questa mancanza di gol. Crea comunque fastidio e pericoli agli avversari. Non gli è mancata la continuità nel giocare. Ho piena fiducia per lui. Poulsen? Ci sta dando un grande contributo".

INTER "Guarderò la partita dell'Inter ma non mi interessa , la gara che mi interessa è domani".
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 29/9/2009, 10:15




Grosso esclusivo: «Juve diversa da tutto»

Il terzino ha scoperto un mondo nuovo «Siamo imbattuti e abbiamo la miglior difesa. Possiamo migliorare, ma la situazione mica è diventata tragica per un pari! Soprattutto, trovo fantastico l’ambiente»

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TORINO, 29 settembre - Buongiorno Grosso, che effetto le fa tornare in Germania, dove ha vissuto il momento più alto della sua carriera? «Già, la Germania... Dolci ricordi. Lo stadio non è quello della finale di Berlino e di quel rigore, però è sempre in Germania, un Paese che di fortuna me ne ha portata proprio tanta. Speriamo che l’atmosfera continui a essere benefica per me e per la squadra: questa partita contro il Bayern è importante e determinante».

Pensa che la Juventus possa vincere all’Allianz Arena?
«La Juve scende in campo sempre e solamente per vincere: lo impari subito. Il Bayern è forte, ma noi stiamo preparando questa partita pensando solo alla vittoria. Abbiamo bisogno di punti perché abbiamo pareggiato la prima e questo è il nostro unico pensiero».

A distanza di un mese dal suo arrivo alla Juventus è tempo di primi bilanci.

«Sono soddisfatto, posso solo dire cose positive: della società, dello staff, della squadra. Molti compagni li conoscevo già, ma in generale mi hanno tutti accolto alla grande. E’ una famiglia incredibile quella bianconera, difficile trovare un difetto. Ovviamente quando arrivi in questa squadra c’è l’esigenza assoluta e totale di vincere e se c’è qualche passo falso, ebbene questo è amplificato al massimo. Però lo sapevo già prima e va benissimo così. Questa è la Juventus».

A proposito di sue ex squadre, come vede il duello con l’Inter?
«Non vedo duelli, al momento. Nemmeno quello con l’Inter. Guardo in casa nostra e alle cose che possiamo migliorare. Ora dobbiamo conquistare più punti possibile, poi a due mesi dalla fine del campionato valuteremo la situazione dell’eventuale duello».
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 7/10/2009, 10:35




Secco: «Vi svelo la Juve del futuro»

Il ds fa il punto sull’avvio di stagione bianconero e ribadisce l’obiettivo vittoria: «Mercato? Siamo all'erta»

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TORINO, 7 ottobre - Alessio Secco, i tifosi della Juventus devono preoccuparsi? «Non devono fare drammi. Siamo partiti bene e abbiamo ottenuto risultati importanti, poi si è verificata una flessione con il Bologna in casa e a Palermo. Sono onesto, i due punti persi nella sfida contro gli emiliani sono pesantissimi, li avessimo conquistati, ora saremmo in testa alla classifica».

Ci sono ancora problemi di infortuni. Troppi, specialmente le ricadute.
«Procediamo con ordine. La tipologia degli infortuni è diversa rispetto alla passata stagione. Le ricadute sono sostanzialmente due: Del Piero e Diego. Tiago no, l’incidente di Monaco è figlio di una botta presa in un contrasto con Olic. La grande diversità sta nella condivisione dei piani di lavoro. Adesso l’allenatore è cosciente dei programmi ed è contento, lo staff medico è d’accordo, la società osserva tutti dall’alto e vigilia. Un anno fa, bisogna ammetterlo, non andava così».

Il presidente di Exor Elkann ha confermato le anticipazioni sulla presidenza di Jean Claude Blanc e l’addio di Cobolli Gigli: qual è la sua chiave di lettura?
«Con Cobolli ho condiviso tre anni di duro ma appassionante lavoro. A livello di riassetto del club, ritengo si tratti di strategie vagliate attentamente dalla proprietà e mirate a garantire un futuro sempre più solido per la Juventus».

Si prepari a fronteggiare la pioggia di candidature per il ruolo di direttore generale. I nomi sono i soliti: Marotta e Lippi.
«Io non so, le do la mia parola. In questi anni credo di essermi impegnato al massimo e di aver garantito la massima professionalità. Poi, proprio come i giocatori, ritengo che nessuno abbia il posto assicurato e tutti se lo debbano guadagnare. Me compreso».
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 15/10/2009, 08:02




La carica di Sissoko: «Juve, finalmente sono pronto»

Il centrocampista: «Quando sei fermo e vedi tuoi compagni di squadra lavorare è dura, ma la vita è così. Contro la Fiorentina spero di segnare»

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TORINO, 14 ottobre - «Sono guarito e sono molto contento. Questo periodo è stato difficile per me e per la mia famiglia, ma ora, ringraziando Dio, sto bene e sono pronto per giocare». Momo Sissoko non vede l'ora di tornare a giocare una partita vera. Stare fermo per così tanto tempo non è stato semplice: «Quando sei fermo e vedi tuoi compagni di squadra lavorare è dura, ma la vita è così. Mi hanno aiutato molto la mia famiglia e la società. Ora rientro e trovo una Juve forte, competitiva, il cui obiettivo è e rimane lo scudetto».

IN COPPIA CON FELIPE MELO
- Già da tempo i tifosi aspettano di vedere a centrocampo il muro Sissoko-Melo: : «Lo so, ma non avverto maggiore pressione, spero solo di tornare a giocare come prima dell’infortunio. Se sarò in campo sabato, dipende dal mister. Se riterrà che io sia pronto per giocare, sono a disposizione. Felipe Melo è un gran giocatore, un Nazionale brasiliano e la Juve ha speso una cifra importante per lui, ma io posso giocare con tutti ora che sto bene». Contro la Fiorentina per Momo il primo con il serie A, due anni fa: «Lo ricordo bene e spero di ripetermi sabato».
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 9/11/2009, 22:13




Diego senza più limiti
Il brasiliano: "Possiamo vincere tutto"
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Il mezzo passo falso dell'Inter rinvigorisce i sogni da scudetto della Juve. Dopo Ferrara, anche Diego è infatti convinto che "se riusciremo a sfruttare il nostro potenziale possiamo raggiungere tutti gli obiettivi. La sfida è con noi stessi - continua il brasiliano - dobbiamo giocare come sappiamo ed essere consapevoli della forza del gruppo, solo così otterremo quello che vogliamo. Scudetto o Champions? Non scelgo, possiamo vincere tutto".

"Abbiamo tantissime qualità in squadra", spiega ancora Diego che individua nell'Inter l'avversaria numero uno: "Affrontarla è un banco di prova importantissimo se vogliamo vincere lo scudetto - ha sottolineato a un evento Adidas con gli All Blacks -. Per quanto riguarda la Champions, invece, trovo che sia un po' più difficile ma facciamo un passo alla volta, vogliamo vincere e io voglio farlo con la Juve".

Una tappa decisiva per il campionato sarà lo scontro diretto del 5 dicembre: "Sarà importante arrivare il più vicino all'Inter per quella data. Anche pochi punti dietro, ma con la possibilità di sorpassarli in caso di vittoria. Comunque, lo ripeto, non dobbiamo fare la corsa su di loro, ma pensare a vincere e a giocare sempre meglio".

In bianconero Diego si trova perfettamente a suo agio. "Sto benissimo qui - ha aggiunto - è un ambiente perfetto e anche se col tempo le cose possono ancora migliorare, in questo momento è tutto perfetto. Del Piero? Tutti conosciamo il suo valore, ma qui ci sono tanti campioni come Amauri, Trezeguet, Iaquinta".

Anche il nuovo modulo varato da Ferrara, il 4-2-3-1, sembra piacere al brasiliano: "Mi trovo bene, a mio agio. L'importante comunque è che tutta la squadra si muova bene".

Certo, i difensori italiani non fanno complimenti. "Qui le difese sono molto più chiuse, è più difficile trovare spazi. Comunque sia, non è un problema per me. Quando vedrete il vero Diego? Questo lo è già", ha ammesso.

Infine un pensiero alla Seleçao: "E' chiaro che il mio obiettivo è andare ai Mondiali. Tengo molto alla Nazionale, ma l'unica cosa che posso fare è continuare a giocare il meglio possibile".
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 16/11/2009, 22:17




Del Piero pronto al rientro
"Ho sempre grandi stimoli"

Insignito a Parma del 33° Premio Internazionale Sport Civiltà, il capitano bianconero è carico: "Sto bene e non ho alcune perplessità sul modulo. L'Inter? Dobbiamo fare bene e sperare che loro calino". Sul premio: "Un onore essere un modello"

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PARMA, 16 novembre 2009 - "Il modulo? Non ho nessuna perplessità, devo solo pensare a stare bene". Alessandro Del Piero non vede l'ora di tornare in campo, magari "già da domenica". Il capitano della Juventus ha smaltito un infortunio muscolare ed è pronto a dare il suo contributo. La formazione bianconera ha adottato il modulo 4-2-3-1 da circa un mese. Lo schieramento potrebbe creare problemi di collocazione al capitano bianconero? "Io non ho nessuna perplessità".

ORGOGLIO Del Piero era tra i premiati al il 33° Premio Internazionale Sport Civiltà, a Parma. "Un grande orgoglio e una grande soddisfazione e anche responsabilità. Si aggiunge un riconoscimento importante alla mia carriera ed è bello essere visto come un modello. Il mio segreto? Nessuno, semplicemente la voglia di giocare deriva dal fatto che mi diverto, grazie al divertimento ho sempre nuovi stimoli". Con lui nomi eccellenti dello sport italiano, da Giorgio Squinzi (Mapei e presidente del Sassuolo) a Tommaso Ghirardi (presidente del Parma) per arrivare ad Alfredo Martini, storico c.t. del ciclismo. Poi la squadra azzurra di ginnastica ritmica, Arianna Errigo (scherma) e Tatiana Guderzo (cicilismo).

ACCOGLIENZA Del Piero è stato ben accolto in una città tradizionalmente ostile, almeno dal punto di vista calcistico, come Parma. "In effetti qui abbiamo sostenuto battaglie epiche - conferma - spero che quei tempi ritornino, che Parma e Juventus si sfidino ancora per i grandi traguardi". E dire che nel '92 Del Piero era vicinissimo al Parma. "È vero - ammette il bianconero - da giovane sono stato molto vicino a trasferirmi qui". E la sua storia sarebbe cambiata, forse non sarebbe diventato la bandiera di uno dei club più importanti del mondo. "Siamo in pochi, almeno in Italia, ad avere certe esperienze, con una sola squadra, legati a una sola maglia. Io, Maldini e Totti, forse gli unici".

DIVERTIMENTO Poi inevitabile riparlare del campionato: "Ora sto bene e posso giocare, se siamo in tanti è meglio, anche perché ci sono tanti impegni che ci attendono. Incertezza se giocherò o meno? Io fisicamente devo pensare a stare bene, non ho alcuna perplessità di questo tipo". La Juve ha Del Piero, Diego e Giovinco, sembra una squadra costruita anche per divertire. Può essere questa una chiave per raggiungere l'Inter? "Questo può contare ma non può bastare. Occorre che noi andiamo forte e che loro calino anche un po'".
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 17/11/2009, 23:46




Amauri replica a Pazzini
"Rispetti la mia scelta"

Dopo le parole della punta della Samp ("Mi dà fastidio che possa essere convocato in Nazionale, è brasiliano") l'attaccante della Juventus risponde: "Voglio l'azzurro da un anno, da quando ho scelto l'Italia e non il Brasile"

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STRESA, 17 novembre 2009 - Amauri risponde a Pazzini. L'attaccante brasiliano della Juventus, che diventerà italiano quest'anno, ha replicato alle parole della punta della Sampdoria che aveva manifestato la sua contrarietà ("Mi dà fastidio che possa essere convocato in Nazionale, è brasiliano"). A Stresa, presente al Premio della Castagna D’Oro, organizzato da 25 anni dallo Juve Club Mottarone, Amauri ha mostrato di non gradire le parole del blucerchiato: "La mia decisione era già presa da un anno, a prescindere da quando avrei ottenuto il passaporto. E come io ho sempre rispettato le opinioni di tutti, anche quelle di Pazzini, pretendo che venga rispettata la mia di opinione: voglio l’azzurro da un anno ormai, quando ho scelto l'Italia e non il Brasile".

ATTESA "Quando arriverà il passaporto penserò a quello che succederà - ha affermato l'attaccante della Juventus -. Io ho deciso da un anno quello che voglio fare, ma solo quando diventerò italiano, Lippi potrà prendermi in considerazione". "Io non mi sento assolutamente in imbarazzo - prosegue Amauri -: non ho parlato con il commissario tecnico, nè con nessun altro. Quando arriverà il passaporto, e se ci sarà la chiamata di Lippi, risponderò alla convocazione ma fino a quel momento non potrò fare nulla, quindi penserò soltanto alla Juve". Sul Mondiale: "Penso al Mondiale? Tutti vogliono andare in Sudafrica e anche io voglio andarci - ha concluso -. Dipende molto da me, spero di continuare a fare bene con la Juve e se in futuro arriverà la chiamata cercherò di ripagare la fiducia di Lippi".
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 1/12/2009, 09:15




Cannavaro: "Inter per il riscatto"
Blanc: "Juve avanti con Ferrara"

Inter e Bayern sono sfide decisive: ma il presidente esclude che altri passi falsi possano portare all'esonero del tecnico: "Ferrara non rischia, sta lavorando bene. Momento difficile, ma l'hanno avuto tante grandi squadre". Il difensore: "Contro i nerazzurri serve anche una prova convincente per i nostri tifosi". Diego: "Non possiamo più permetterci di perdere nessuna partita. La riscossa deve partire con l'Inter"

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TORINO, 30 novembre 2009 - Non tutti i mali vengono per nuocere. Forse la sconfitta contro il Cagliari, la seconda consecutiva dopo quella in Champions contro il Bordeaux, servirà per dare uno scossone alla Juventus e rimetterla in carreggiata in vista della prossima sfida, già decisiva contro l'Inter. Più che decisiva, vitale per i bianconeri che si giocano tutto in una settimana.

"AVANTI CON FERRARA" Contro l'Inter il 5 dicembre e col Bayern tre giorni dopo. Due appuntamenti da non fallire per nessun motivo, ma che non decideranno il futuro di Ferrara, almeno a giudicare dalle parole del presidente Jean Claude Blanc, all'uscita dall'assemblea di Lega: "L'esito delle due prossime partite non cambierà nulla, andiamo avanti con il nostro progetto. Ferrara non è a rischio, ha tutta la nostra e la mia fiducia. Ciro lavora bene, ha grandi capacità ed è un gran lavoratore, ha con lui uno staff di qualità - ha continuato Blanc -. Sono due partite importanti per il campionato e la Champions League ed ovviamente le affrontiamo con professionalità, serenità, grande impegno e lavoro". Blanc non nasconde che il momento sia "difficile", ma aggiunge: "Altre grandi società, come Real e Bayern, hanno avuto momenti difficili, adesso l'abbiamo noi e dobbiamo lavorare per superarlo. C'è poco da parlare e solo da lavorare, tornare sul campo e vincere. Capisco che può esserci un pò di nervosismo da parte dei nostri tifosi, ma chiedo loro di abbassare i toni e di tenere un atteggiamento di civiltà"

DIEGO E I RIGORI Il presidente poi interviene sulla presunta crisi dei nuovi acquisti, in particolare Felipe Melo e Diego, e sulla questione arbitrale: "Capiamo che il campionato è difficile, che alcuni giocatori non hanno troppi spazi per giocare e hanno un pò difficoltà. Su Diego vengono fatti molti falli e non è sempre facile per lui esprimere il suo talento. Ho fiducia negli investimenti fatti e nella qualità della squadra". Chiusura sui due falli da rigori non sanzionati che hanno fatto arrabbiare Ferrara e che avrebbero potuto cambiare la gara di Cagliari: "Non c'è differenza tra quello che ha detto Ferrara e quello che pensa la società - afferma Blanc -. Ci auguriamo che nell'arco temporale di una stagione tutto si riequilibri"

"PUNTANDO ALLA TESTA"
Intanto Diego è consapevole delle proprie responsabilità ma ancora alla ricerca del miglior sé stesso: "Abbiamo giocato male e abbiamo perso tre punti che avrebbero potuto essere decisivi più avanti nel campionato. Non possiamo più permetterci di perdere nessuna partita". l brasiliano è categorico, vietato sbagliare e ora molto dipenderà da chi sta davanti. "Dobbiamo sperare in qualche passo falso dell'Inter. La prossima sfida di campionato sarà una gara difficile, una grande sfida. Dovremo lavorare duro questa settimana per correggere i nostri errori e, una volta scesi in campo, dovremo mostrare un gioco differente. Il risultato contro il Cagliari ha complicato i nostri piani di portarci in testa alla classifica. Già dalla prossima gara però, dobbiamo riprendere il cammino".

CANNAVARO In serata Fabio Cannavaro ha presentato a Milano un calendario i cui proventi andranno ai ragazzi napoletani di Scampia. E' stata l'occasione per analizzare il momento difficile: "Contro l'Inter oltre al risultato serve una prova convincente per fare dimenticare ai nostri tifosi le ultime due sconfitte. Negli ultimi anni questa sfida è sempre stata carica di tante cose e dobbiamo essere bravi a mantenere i toni bassi perchè è una partita delicata che vale la pena di giocare". Cannavaro si sofferma anche sul periodo della Juventus, sottolineando che non bisogna dare tutte le colpe a Ferrara: "Sbagliano tutti, non solo l'allenatore. Il gruppo è consapevole che non sta facendo benissimo ma ora abbiamo la doppia sfida contro Inter e Bayern Monaco che ci può permettere di respirare. La voglia di competere per traguardi importanti può unire sempre più il gruppo". Chiusura sul razzismo e il caso Balotelli: "Non bisogna fraintendere i cori da stadio con il razzismo che è una cosa importante da combattere".
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 14/12/2009, 22:26




Juve, Diego: «Battere l'Inter non è "Mission Impossible"»

«Se compariamo la qualità dalla loro rosa alla nostra, ci accorgiamo che non c'é poi così tanta differenza. Credo che la nostra sia perfettamente in grado di lottare per lo scudetto»

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TORINO, 14 dicembre - «Battere l'Inter nella corsa scudetto non è una "Mission Impossibile"». Parola di Diego Ribas da Cunha, fantasista della Juventus. Certo il n° 28 bianconero non sta attraversando un grandissimo periodo di forma dopo i fasti di inizio stagione. Il rigore sbagliato contro il Bari pesa tantissimo, ma l'ex Werder Brema non è certo uno che si arrende facilmente. Nell'intervista rilasciata al sito della Fifa il brasiliano analizza l'attuale momento della "Vecchia Signora" e cerca di trovare i lati positivi di una stagione ancora positiva. Dopo l'uscita dalla Champions League è rimasto solo il campionato agli uomini di Ferrara ma Diego ritiene che l'Inter non sia così lontana: «Se compariamo la qualità dalla loro rosa alla nostra, ci accorgiamo che non c'é poi così tanta differenza - ha sottolineato il n°28 -. Ovviamente per noi ora le cose sono più faticose, visti i punti che abbiamo perduto e la distanza che ci separa dall'Inter».

FIDUCIA - Diego sottolinea poi come il rapporto con Ferrara non sia assolutamente incrinato: «Anche se è agli inizi in questa nuova carriera, lui conosce benissimo il campionato italiano, è per noi un ottimo condottiero. Io credo che la Juve sia perfettamente in grado di lottare per lo scudetto». La mezza punta parla poi del suo ambientamento nel calcio italiano, delle differenze con la Germania e dell'ammirazione nei confronti di Gianluigi Buffon, portiere bianconero: «Lo rispetto non solo come giocatore, ma anche come persona. Nella squadra rappresenta una figura eccezionale, ha un carattere molto forte. La cosa che ammiro di più è il suo essere sempre avanti a tutti, sia sotto l'aspetto tattico che per quelli che possono sembrare dettagli».
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 15/12/2009, 21:47




Chiellini, fotografia alla Juve
"Grande squadra? Ancora no"

Il difensore: "Non abbiamo mai avuto continuità, faccio fatica a capire il perchè. Ma siamo ancora in gioco". Nedved: "Se ho in programma di tornare in bianconero, come dirigente? Non ci sono i presupposti. Quest'estate la Juve mi ha chiesto di fare da assistente a Ferrara, ma ho rifiutato, aveva già abbastanza gente intorno a sè"

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TORINO, 15 dicembre 2009 - Nedved e Zidane, di nuovo insieme sul campo dello stadio Olimpico di Torino. Il sogno dei tifosi più nostalgici diventerà realtà lunedì 21 dicembre, in occasione della partita di beneficienza Europa - Africa, organizzata da Reset Group e Sport4Charity per raccogliere fondi a favore di AriSLA (Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica) e CAAP Afrika (in favore dei bambini africani). Chiellini, Nedved, Aquilani, Zidane e Di Natale per l'Europa, Essien, Obi Mikel, Kalou, Malouda, Sissoko, Diarra, A. Faye e Adebayor per l'Africa, sono solo alcuni dei campioni che si sfideranno per diffondere un messaggio contro il razzismo. Sarà l'occasione per rivedere Pavel Nedved in campo 6 mesi dopo la sua ultima presenza con la maglia della Juventus, per ora bisogna accontentarsi.

DI NUOVO IN CAMPO "Mi sto allenando da pensionato - sorride Pavel Nedved - sono 6 mesi che non tocco un pallone da calcio. Spero di riuscire a dare ancora un mano alla mia squadra, ma quando mi hanno proposto di partecipare alla partita non ho avuto dubbi. Sono felice di dare il mio contributo per una buona causa. Se ho ancora voglia di giocare? Ormai ho smesso. Negli ultimi mesi mi sono dedicato alla famiglia, ma ho sempre seguito la Juve in tv, sono ancora un grande tifoso e mi piace il calcio".

JUVE? NO GRAZIE "Se ho in programma di tornare in bianconero, magari come dirigente? Non ci sono i presupposti, non ne ho mai parlato con nessuno. Quest'estate la Juve mi ha chiesto di fare da assistente a Ferrara, ma ho rifiutato, ho visto che aveva già abbastanza gente intorno a sè. Se mi interessa il settore giovanile della Juventus? È un argomento che fino ad ora non ho ancora affrontato. Ora sono libero, e mi va bene così, la Juve non ha corsie preferenziali. Non voglio rimanere tutta la vita a casa, al mio futuro penserò a tempo debito".

CRISI "Ero in tribuna contro il Bayern, ma non conosco i meccanismi di questo spogliatoio. È evidente che i bianconeri abbiano avuto delle difficoltà, come tifoso sono molto deluso per l'eliminazione in Champions. Ci tenevo molto, e dispiace vedere la Juve eliminata già nella fase a gironi. A inizio stagione ero entusiasta di questa squadra, sono ancora convinto che sia più forte della mia Juve e di quelle degli ultimi anni. Ma le cose bisogna dimostrarle sul campo, il campionato è ancora aperto. Diego? Non ho bisogno dei miei consigli, credo che arrivando dall'estero ci voglia almeno un anno per ambientarsi. Lo capisco".

INTER E BALOTELLI "In estate ho ricevuto una proposta dall'Inter, ringrazio Moratti e Mourinho per la fiducia, ma non me la sono sentita di indossare la maglia nerazzurra dopo tanti anni in bianconero. Non mi vedevo con altri colori addosso. Per quanto riguarda il caso dei cori a Balotelli non credo si tratti di razzismo. Non importa se sei bianco o nero, molta gente ti insulta comunque. Quando giocavo ho ricevuto insulti molto più pesanti, anche riguardo mia madre".

PARLA CHIELLINI "Alla Juve manca qualcosa. "Dobbiamo trovare la continuità, negli ultimi mesi dopo ogni bella vittoria abbiamo giocato male". Giorgio Chiellini cerca di spiegare il difficile momento della sua Juventus. "Ci sono troppi alti e bassi, fatico a capire il perchè. Rispetto all'anno scorso c'è stato un cambio generazionale, sono arrivati nuovi giocatori e non è facile ambientarsi subito. In difesa sono saltati gli automatismi, ma la colpa è di tutta la squadra non soltanto dei 4 difensori. Dobbiamo essere più concentrati sulle palle inattive, abbiamo preso troppi gol così. Prima di tutto giochiamo per noi, poi per Ferrara e per la società. Siamo tutti uniti, ma non siamo ancora una grande squadra. Siamo arrabbiati e delusi e forse ci manca un pò di serenità. Dobbiamo uscirne con la voglia, lo spirito giusto è quello del secondo tempo contro il Bari: tutti hanno dato l'anima".
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 3/1/2010, 23:32




Felipe Melo: "Non lascio la Juve"

Il brasiliano punta sul suo rilancio

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E' stato uno dei giocatori della Juve più criticati, ma ora Felipe Melo vuole far dimenticare le difficoltà patite in questi mesi in bianconero: "Mi sento rinato e non ho alcuna intenzione di lasciare la Juventus", dice il brasiliano. "Non ho mai pensato alla cifra che ha speso la Juventus per comprarmi (25 milioni), non l'ho mai presa in considerazione. Voglio dimostrare che non hanno commesso un errore a pagarmi così tanto".

"Ero stanco primo della pausa di fine anno e avevo bisogno di riposarmi. Ma - conclude Felipe Melo - adesso mi sento rinato e non voglio lasciare la Juventus".
 
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Boston_St3ff
view post Posted on 31/1/2010, 11:01




Zaccheroni: "La vera Juve?
Quando scaccerà la paura"

L'allenatore romagnolo spiega l'approccio alla sfida di domani sera con la Lazio, per lui il debutto sulla panchina bianconera: "Ho troppo poco tempo per conoscere caratterialmente i giocatori, mi aspetto solo che vadano in campo senza quel timore che li ha condizionati fin qui"



VINOVO, 30 gennaio 2010 - Il tempo stringe, Zaccheroni ha fretta di riportare la sua Juventus alla vittoria. E’ arrivato ieri ma ha già le idee chiare, “voglio rimettere in ordine le cose – dice –non creare confusione nei giocatori”. In campo contro la Lazio si aspetta una Juve senza la paura degli ultimi mesi, con i giocatori ha iniziato subito a lavorare “sulla testa”. Partendo da una certezza. “Non sono arrugginito, vedrete. Me l’ha detto anche il medico dopo la visita medica”.

POCO TEMPO, TANTE IDEE “Cosa mi manca? Il tempo per pensare. Ho un’idea vincente in testa, devo convincere i giocatori a condividerla. Per conquistare un obiettivo serve un’idea, per realizzare l’idea bisogna avere i mezzi giusti. Il pensiero comune è importante, è quello che ci permetterà di fare bene. Ho avuto mille impegni, mi sono buttato subito sulla squadra e sugli avversari. Spesso si ha subito la tentazione di trasmettere tutto quello che si ha dentro, il rischio è di dare troppi input e creare confusione nei giocatori. Voglio rimettere ordine, non far confusione. La disponibilità dei giocatori la do per scontata. Ieri nessuno di loro ha obiettato quando ho fatto questo discorso nello spogliatoio. La disponibilità è il punto di partenza, il talento è assodato”. Disponibilità ai dettami del nuovo tecnico, fra i quali ce n'è uno tutto particolare: mai buttare il pallone fuori dal campo quando un giocatore avversario è a terra.

OBIETTIVI “Abbiamo il dovere di fare la partita sempre e comunque. Domani sera mi aspetto che i giocatori si tolgano le paure che hanno condizionato gran parte delle ultime partite. La testa è il lato che di questa squadra conosco meno, quello più complicato. Devo capire cosa mi possono dare i giocatori, uno per uno. Non dobbiamo salvarci ma competere con la migliore del campionato, e vogliamo essere sempre in partita per 90 minuti”.

IL CAPITANO E I BRASILIANI “Ieri ho avuto un po’ di tempo per parlare con i giocatori nello spogliatoio. Ho iniziato con Del Piero, il capitano, mi sembrava doveroso. Gli ho detto cosa mi aspettavo da lui e ho parlato delle mie idee. Qualcuno dice che i brasiliani hanno fatto un blocco a sé, anche fuori dal campo? A me interessa quello che fanno a Vinovo e la domenica in partita, l’importante è che la squadra sia compatta. Il rendimento di tutti, brasiliani compresi, visto da fuori è inferiore a quello medio da loro stessi mostrato in precedenza. Il mio obiettivo è riportare individualmente tutti i giocatori alla media mostrata negli anni scorsi”.

ALLENATORE DIMENTICATO “Non sono stato una bandiera di qualche squadra, fare il tecnico per me è una scelta di vita. Mi sono dato riferimenti. Ho preferito intraprendere il percorso del non compromesso. Non c’è un presidente che possa raccontare che mi ha preso perché qualcuno gli ha raccomandato il mio nome. Non ho mai avuto un procuratore, mi sono sempre gestito da solo. Mai fatto telefonate per sponsorizzarmi con i giornalisti. Per me sarebbe un grosso problema avere, ad esempio, lo stesso procuratore di un mio giocatore. In questo modo sei libero ma quando arrivi secondo sei l’ultimo della lista. Non mi sono mai fatto condizionare dall’aspetto economico. Non sono considerato parte integrante di nessuna società, ma quando qualcuno ha bisogno sanno che con me si può stare tranquilli in particolare sul piano della correttezza”.

ELKANN “John Elkann mi ha chiamato ieri dalla Cina per farmi i complimenti. Mi ha detto che ci vedremo presto, ha grande fiducia in me. Qualcuno gli ha parlato bene di me, lo ringrazio. Ho iniziato a sperare nella panchina della Juventus quando ho visto il mio nome nella lista dei possibili sostituti di Ferrara sui giornali”.
 
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