Lo Monaco
si confessa
Pietro Lo Monaco, un passato all'Udinese, ora è dg del Catania. Domenica le due squadre si affrontano e di temi da cogliere ce ne sono parecchi, dalla situazione di classifica fino al mercato, concludendo con la questione arbitrale. A Il Friuli/Udineseblog.it il dirigente etneo parlando della sua squadra si dice soddisfatto: "Del resto – afferma – penso che a 11 giornate dalla fine essere a 11 punti dalla terzultima è una bella soddisfazione. Secondo le nostre previsioni siamo collocati in posizione ideale". Sulla gara di domenica poi aggiunge: "Spero venga fuori una partita che soddisfi soprattutto il pubblico. Le premesse ci sono tutte. Catania e Udinese giocano in maniera diversa e, senza particolari pressioni, quindi credo che verrà fuori una bella partita".
Sui friulani Lo Monaco è sicuro che "complessivamente anche quest'anno hanno fatto bene. In fondo sono ancora a lottare su due fronti, soprattutto la Uefa, e se passasse il turno sarebbe una cosa storica. E' una squadra giovane, la società ha lavorato bene, non ha assolutamente motivi di recriminazione, e poi dopo gli ultimi risultati, come quello di Roma, ha ripreso slancio. HA le carte in regola per puntare ancora alla zona Europa. Per lei è un obiettivo, mentre per il Catania il traguardo deve rimanere la salvezza. Se ci salviamo in anticipo brinderemo, per cui vogliamo fare più punti possibile in fretta".
Lo Monaco poi è uno che conosce molto bene Marino, che a Catania ha contribuito due anni fa ad una salvezza miracolosa: "Ma il miracolo – ribatte il dg –l'ha fatto tutto l'ambiente: dai tifosi alla società fino al tecnico. E' stato un successo di tutti non solo di Marino".
Proprio sul tecnico bianconero parla anche della crisi vissuta quest'anno: "dal di fuori è difficile parlare di una realtà che non si conosce. Per cui esprimere un giudizio è sbagliato: Marino però ha fatto bene fino ad ora, e l'Udinese ha puntato molto su di lui. Vuol dire che c'è fiducia"
Fiducia tradotta anche nella conferma durante quelle famose un dici gare con due punti: "Ha un contratto di cinque anni e sarebbe stata dura mandarlo via. E' stata una scelta coerente da parte della società che ha creduto in lui fino in fondo. Un suo pregio ed un suo difetto? Tutti ne abbiamo entrambi!".
Il discorso poi cade sull'attualità più spicciola, ovvero la questione arbitrale: "le polemiche sono amplificate dai media. C'è una maleducazione dilagante dove tutto viene amplificato. Io penso che gli arbitri italiani siano i migliori al mondo. C'è stato un rimpasto dopo 'Calciopoli' inserendo tanti giovani. Diamogli il tempo di crescere. Li crocifiggono solo per avere polemiche. Io vieterei ai tesserati di parlare degli arbitri. Si permettono di scatenare di tutto e questo non aiuta il calcio. Mourinho verrà ricordato più per le parole dette che per l'aspetto tecnico e non è corretto. Una cosa che invece trovo giusta potrebbe essere il sorteggio integrale, anche se pure in questo caso ci sarebbe chi vede il bicchiere mezzo vuoto. Bisogna rendersi conto che il paese vive una situazione economica drammatica ed il calcio deve darsi una regolata. Calcio importante ma non serio? Credo che sia serio per via di tutti i soldi che smuove, ma occorre darsi una regolata. I valori sono altri. La maggior parte di chi vive nel mondo del calcio è come se vivesse completamente fuori dalla realtà quotidiana".
Infine una battuta sul mercato: Biagianti è stato accostato all'Udinese. "Mai avuto nessun contatto e nemmeno nessuna parola su questo argomento. Se è per questo l'avevano accostato anche al Milan!".