| Si parla anche di Thiago Neves
Pietro Lo Monaco presente al Maracanà in occasione della sfida valevole per la semifinale di Copa Libertadores tra i padroni di casa della Fluminense e gli argentini del Boca. Perché? Puro amore per il bel calcio oppure reale interesse del Catania per uno o più dei giocatori impegnati in campo? Molti sarebbero propensi a scommettere sulla seconda ipotesi. Di più, già cominciano a correre voci e nomi. Il rumour più "caldo" riguarderebbe uno dei giovani più promettenti del calcio carioca, addirittura seguito dal Milan alcuni mesi fa: il trequartista mancino Thiago Neves (23). Considerato che Zenga vorrebbe giocare con il 4-3-1-2 e che, quindi, il Catania sarebbe alla ricerca proprio in Sud America di un giocatore con queste caratteristiche, potrebbe trattarsi di una voce da prendere in considerazione, anche se dicono in Brasile che il giocatore, ritenuto un piccolo genio, costerebbe abbastanza, essendo ricercato anche da alcuni team spagnoli e inglesi.
Il Catania sfoltisce
L'A.D. Lo Monaco, rientrato dal Sud America e in procinto di andare a vedere qualche gara degli Europei in Svizzera e Austria (in specie la Romania per Dica, Nicolita e Sapunaru...), sarebbe principalmente intento a sfoltire la rosa di quei giocatori che, per età o cifra tecnica, non rientrano nei piani di Walter Zenga. In primis ci sarebbero Sottil (Serie B), Edusei (Spagna o Serie B), Sardo (Lazio) e Polito (Empoli), ma se giungessero richieste importanti anche per Mascara potrebbero essere prese in considerazione. Capitolo a parte quello relativo a Colucci. Le qualità sono indubbie, ma il ragazzo proviene da una stagione assai deludente. Non sarebbe, inoltre, in cima ai pensieri di Zenga, che non lo inquadrerebbe tatticamente nel suo modulo (trequartista? Punta esterna? Centrocampista interno?). Non giungono notizie, però, in merito a eventuali richieste per l'ex livornese... Sfoltire i ranghi, eliminando anche alcuni ingaggi, consentirebbe di poter gestire meglio il mercato in entrata, già sostanziato dagli acquisti di Di Cosmo, Kosicki e Carboni. Notizia di oggi è che proprio l'italo-argentino ex Igea potrebbe essere girato al Foggia, che avrebbe fatto un sondaggio in merito
--------------------------------------------------- Capitolo Stovini-Donadoni
Stovini-Donadoni 3-0 Non è una sfida personale tra il difensore rossAZZURRO e il Commissario Tecnico italiano, ma le tre “pappine” rifilate dall’Olanda di Marco Van Basten all’Italietta di Donadoni riaprono un dilemma mai risolto: perché Lorenzo Stovini non è stato convocato? Come mai il tecnico della nostra Nazionale ha preferito portare all'Europeo il palermitano (adesso al Wolfsburg) Barzagli, stagione disastrosa la sua nell'ambito di una delle difese peggiori del torneo, e il seppur glorioso interista Materazzi, in evidente scadentissimo momento di forma e non il miglior centrale difensivo per media voto del calcio italiano? Non dovrebbero andare i più bravi e in forma in Nazionale? Lorenzo il Magnifico, esperienza da vendere in Serie A, ha forse meno pedigree internazionale di Borriello, tanto per fare il nome di un ragazzo bravo che non ha in pratica mai giocato in Europa?
Lorenzo the Best
Premessa: non per essere di parte, ma lasciare a casa per limiti d’età (ma è una spiegazione che non regge, vista la media anagrafica assai alta del team azzurro) un giocatore come Lorenzo Stovini, tra i migliori nel suo ruolo se non addirittura il migliore dell’intera serie A come continuità di rendimento, citando una celebre frase di Mike Corleone alias Al Pacino ne “Il Padrino parte prima” è un offesa all’intelligenza degli esteti del calcio e di tutti gli appassionati di questo sport. Numeri alla mano nessun difensore, nel campionato appena concluso, ha giganteggiato come Lorenzo Stovini, perno insostituibile della sesta retroguardia meno battuta di tutta la serie A. I numeri parlano chiaro e neanche il detrattore più accanito può obiettare contro questo dato inconfutabile. Come lui stesso ha dichiarato alla fine del “match salvezza” contro la Roma, la stagione appena conclusa è stata la migliore da lui disputata nella massima stagione. Un’annata perfetta, alla quale mancava solo una meritatissima convocazione in azzurro. Una chiamata non come premio, ma come evidente superiorità rispetto a molti altri colleghi di reparto protagonisti di una stagione a dir poco mediocre, ma con il biglietto per l’Europeo austro – svizzero in tasca da tempo. Prestazioni maiuscole, quelle del Magnifico, passate inosservate agli occhi del c.t. ma non agli attenti ed imparziali calciofili del Bel Paese, che hanno ammirato le gesta del difensore etneo in quasi tutti i campi della serie A. Ma come io stesso scrissi in tempi non sospetti, il “buon” Donadoni ha i “Power Rangers” in testa..
Poche Attenuanti Un’attenuante il “buon” Roberto Donadoni ce l’ha, anzi due: l’improvviso infortunio a capitan Cannavaro, unico difensore degno di questo nome tra gli azzurri, ha letteralmente ampliato una falla già evidente all’interno della difesa azzurra. Altra attenuante a soccorso del tecnico bergamasco, è il “difficile”, in questo momento assente, ricambio generazionale nelle fila della retroguardia italiana azzurra. La penuria di difensori è evidente: la “Golden Age” dei Cannavaro e dei Nesta è ormai diventata “Old” e la “New” idealmente composta dai vari Barzagli, Chiellini, Gamberini e Bonera è più “Iron” che “Gold”.
L'anno orribile di "Matrix" Saltato Cannavaro, la difesa azzurra si è ritrovata improvvisamente scoperta e priva di giocatori in grado di supplire alla pesante assenza del pallone d’oro 2006. Marco Materazzi, tra gli “eroi” di Berlino, penalizzato dall’infortunio rimediato lo scorso autunno in Ungheria ha disputato una stagione a dir poco orrenda. Il rigore – scudetto fallito nella decisiva gara col Siena ne è l’emblema. Stesso discorso per il tanto decantato Andrea Barzagli, indicato dagli addetti ai lavori come il degno erede dei Nesta e Cannavaro. Sorvoliamo please. E’ naufragato insieme alle ambizioni Champions del suo, ormai ex, Palermo. Di Cristian Panucci, inguardabile la prestazione di Berna contro l’Olanda, si ricorda soltanto la rete in Scozia che valse il visto per i campionati europei. Giorgio Chiellini è ancora in stato di choc dopo l’incidente “ammazza capitano” che ha precluso la kermesse europea al madridista, mentre Gamberini, con appena due presenze in Nazionale, tra l’altro in amichevoli, è ingiudicabile. E Stovini a casa…
Futuro Ombroso Adesso, non si vuol dire che Stovini sarebbe stato il Salvatore della Patria calcistica, o che da solo avrebbe fermato la “valanga orange” lungo le “vallate” di Berna. Ciò che viene contestato al c.t. azzurro è la poca, anzi assente, considerazione verso il difensore con il più alto rendimento di tutta la serie A e l’avergli preferito “mostri sacri” ed “intoccabili” come Materazzi e Panucci che “sembrano” ormai logori ed appagati. Come tutti i buoni italiani,peraltro non detrattori "a prescindere" del Commissario Tecnico, ma per amor patrio, speriamo in una doppia vittoria contro Romania e Francia, questo è ovvio. Ma come si dice nei pressi di “Bergamo Alta”: “Iancu è u sali”...
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